Azrael
“Il sangue gli scorre caldo tra le dita. La mano sinistra premuta sul fianco, come a trattenere la vita dentro di sé, Alex Nero stringe l’impugnatura della Glock 17 con la destra. Sul pavimento, sotto di lui, una pozza del suo stesso sangue continua ad allargarsi.”
Lo scrittore udinese, Pierluigi Porazzi, ritorna dopo L'ombra del Falco e Nemmeno il tempo di sognare con il terzo capitolo, Azrael, edito da Marsilio nel 2015, per portarci nelle strade buie e tenebrose di Udine, dove aleggia la terribile minaccia di un serial Killer, che emula il famoso Teschio, ora rinchiuso in carcere per scontare a vita la sua pena.
Ma chi è Azrael? Un emulatore, un complice del Teschio? Ma come è possibile se il Teschio è dietro le sbarre?
Tutte queste domande tormentano la squadra di polizia e Alex Nero, che ritorna per far luce su questi omicidi, a lui molto vicini.
Non poteva mancare per me, questo terzo capitolo di una trilogia a dir poco adrenalica!
Ci troviamo di fronte a un vero e proprio gioiellino del thriller italiano, i dettagli sono curati con maestria senza lasciare nulla al caso; avete presente quei brividi che corrono lungo la schiena, quando guardate un film? Beh, Azrael vi terrà con il fiato sospeso, sarete investiti da una serie di sensazioni incredibili;c'è suspence, c'è mistero, c'e pathos, ma soprattutto c'è azione!
Il terrore scorre tra le righe e non possiamo fare a meno di leggere e leggere, e se queste sono le sensazione che un libro può trasmettere, allora parliamo di certo, di un gran bel libro!
Un noir che ha il sapore ferruginoso e metallico del sangue, quel sangue che Azrael fa scorrere un po' per vendetta un po' per piacere.
Lui è l' angelo della morte, ha un passato drammatico e rancoroso, per lui il male è pure essenza di piacere…
“Cercatemi pure. Non mi troverete mai, perché non sapete dove guardare. Eppure sono qui, sotto i vostri occhi. Ma voi non vedete. Siete ciechi. Io sono Azrael, l’angelo della morte, l’angelo sterminatore, caduto sulla Terra per purificarla.
Il Dio che tanto pregate sa darvi soltanto dolore e tormento. Io pongo fine alle vostre sofferenze. Le mie torture durano molto poco, a differenza delle sue, e poi vi dono la pace. Il dolore che vi sto distribuendo è anche il mio, e vi purifica, vi monda. Iscrivete il mio nome nei vostri templi. Sarò una pagina dei libri di storia, eattraverso le mie opere donerò anche a voi l’immortalità. Le mie vittime saranno glorificate, saranno ricordate per sempre”
La parte finale poi ci lascia senza parole, il ritmo accelera riga dopo riga, in un crescendo di emozioni, la tensione si taglia con il coltello, come la fitta e umida nebbia di Udine, per una conclusione inaspettata.
Questo libro non è solo un thriller è il Thriller ; Azrael porta alla luce qualcosa di più, scava nel torbido delle istituzioni, nella profonda corruzione di queste, ma anche la totale mancanza di moralità e di pregiudizi razziali, in un contesto socio-culturale che dovrebbe essere aperto e accettare le diversità.
“ Pasolini scriveva di aver cancellato dal suo vocabolario la parola speranza, parola oscena, uno dei tanti inganni con cui i potenti controllano le masse.”
Cenni biografici
Pierluigi Porazzi è laureato in giurisprudenza e lavora presso la Regione Friuli-Venezia Giulia.
Nel 2010 e nel 2013 ha pubblicato per Marsilio i romanzi L’ombra del falco e Nemmeno il tempo di sognare”
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