Recensione- Abissi- Paolo Cabutto

Titolo: Abissi

Autore: Paolo Cabutto

Editore: Talos

Pubblicazione: 25 novembre 2017

Pagg: 185

“Vidi il sole spegnersi all’orizzonte della mia esistenza e la luce della luna apparire sulle pendici di un paesaggio spettrale. La vita, la morte, l’amore e la redenzione danzavano insieme“

 Stefano apre il suo libro, Abissi, per ingannare il tempo in attesa che arrivi il treno che lo riporterà a casa, ma sarà cosi, quel treno, in quella stazione, lo riporterà a casa?

Abissi di Paolo Cabutto, edito da Talos Edizione, è una raccolta di tredici racconti horror, thriller e noir; tredici stanze oscure, in cui il lettore non potrà fare a meno di trattenere il respiro e sperare che finisca presto l’orrore, l’angoscia, l’inquietudine.

Ci troviamo di fronte a un libro nuovo e avvincente, il genere horror da sempre stuzzica curiosità e voglia di emozioni forti.

Lo sapeva bene Edgar Allan Poe che con le sue storie ha emozionato intere generazioni; ha scavato nelle inquietudini umane; un’analisi introspettiva delle ossessioni, e delle alienazioni dell’uomo, sviscerando la sua  parte  più oscura.

Paolo Cabutto possiamo degnamente collocarlo nell’ambito della letteratura sovrannaturale, ma anche come un vero e proprio indagatore dell’incubo; un ritratto moderno  del grande precursore della narrativa gotica, Edgar Allan Poe.

Tredici racconti brevi in cui, come in un vaso di Pandora, ogni genere di paura, tormento, angoscia, ma anche suspense e crudeltà vengono fuori:

Pennellate d’inquietudine – la storia di una grande passione che diventa una prigione, ma anche la sua opera più bella per la protagonista, disposta a tutto affinché si possa realizzare, anche se il suo destino sarà segnato dal demone che dimora in lei:

In me sono riuniti tutti i sentimenti negativi che hai coltivato per mesi e che hai nutrito con la rabbia e l’invidia… Io sono la tua parte oscura”

L’occhio di vetro- Con un ritmo crescente, la storia di uno zio, molto particolare e di suo nipote, ma soprattutto dove  pace e gioia dimoreranno in un luogo di reclusione.

Prima visione- Ansiogeno e terrificante, lascia letteralmente senza fiato, freddi brividi ti percorrono lungo la schiena: assisterete allo spettacolo più inquietante che abbiate mai visto!

“Un film che penetrerà nei vostri sogni trasformandoli nei vostri peggiori incubi

Tratto da una storia vera”

 

Un’interpretazione da manuale – Una tragedia shakespeariana che diventa reale sul grande palco della vita: “Crea il tuo destino… crea la tua realtà”

 

Il quinto piano- Se avvertite dei rumori provenienti dal piano di sopra del vostro condominio, beh vi do un consiglio, soprattutto se l’appartamento risulta sfitto, non andate a chiedere dello zucchero:

“Posai la mano sulla maniglia e l’abbassai”

 

La cena- Un invito a cena può trasformarsi in qualcosa di speciale, ma attenzione l’ospite potrebbe offrirvi il suo piatto speciale, il suo piatto forte.

Pollice verde- Il più sovrannaturale fra i racconti, fa rivivere la storia di un sacrificio umano, spaventose creature che si cibano del corpo e dell’anima, si cibano di pazzia, squilibri e deliri di onnipotenza.

Incubi di mezzanotte dove gli interruttori della follia si accendono e danno vita all’orrore, ma anche al riscatto, inteso come vendetta.

“Il suo incubo lo stringeva forte, strangolandolo in un sogno che si chiamava morte”

Vapore-Il tormento, la paura, l’angoscia sono i veri protagonisti, cosa succede a chi ne viene contagiato? Quale soluzione si potrà adottare per uscirne? Una sola soluzione!

Non è lui che deve morire– Uno dei miei preferiti: è l’ultimo giorno di “lavoro” per un serial killer di professione, l’ultimo incarico e potrà finalmente godere della sua pensione. Ma un flusso di pensieri tormentano il protagonista perché quella che sta vivendo è una situazione che lui conosce professionalmente… “Era una giornata particolare”

 

Poi Il bosco, il bacio della morte e ultima fermata, chiudono la raccolta in modo straordinario, un debutto davvero “spaventoso” per questo giovane scrittore, che ha saputo mescolare, paure, tormenti, follie e fiumi di sangue (ma con eleganza). Storie ai confini della realtà, come la celebre serie tv, lo spettatore e il lettore restano letteralmente inchiodati dal terrore e dalla suspense.

Le ambientazioni moderne non lo collocano nella letteratura gotica come Poe, ma è piuttosto una rivisitazione, una chiave moderna, con un registro linguistico curato, dallo stile sobrio, ma mai verboso o forte.

Paolo ci accompagna, con la sua scrittura, attraverso le stanze dell’anima, in un viaggio spettrale che non vorremmo mai fare, ma la curiosità ci spinge a entrare in un cinema mai esistito, a casa di un amico per una cena, e ci inabissiamo nei meandri sinuosi della paura e della follia, sprigionata dalla anima umana. Paolo si avvale di simbologie, che emergono in alcuni racconti, le creature orripilanti, occhi, piatti speciali che vengono serviti per cena; le situazioni surreali che si susseguono ci dipingono un quadro dei sentimenti umani che talvolta terrorizza!

Cosa aggiungere?

Abissi è un bel libro, le immagini di paura evocate dallo scrittore con il suo stile, sono elaborate talmente bene che anche la morte vi sembrerà dolce, avvolta in uno strano torpore, scioccante! Direte voi, certo, ma è quello che un libro horror deve incarnare per essere un gran bel libro!

 Ottimo esordio che, sono certa, porterà a  Paolo un futuro “spaventosamente” radioso!

Paolo Cabutto nasce a Bra, in provincia di Cuneo, nel 1984. Lettore appassionato sin dalla più tenera età, è perdutamente innamorato di tutto ciò che è arte. Ha l’Inghilterra nel cuore e trascorrerebbe la vita viaggiando. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati in antologie, siti e riviste letterarie. Scrive di libri sul blog culturale “Blog con vista”. “Abissi” è la sua prima raccolta di racconti.

A cura di Loredana Cilento

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