Titolo: Il ContaOmbre
Autore: Antonio Gallucci
Edizione: La Ruota
Pubblicazione: Settembre 2017
Pagg: 84
Copertina e illustrazioni: Rosaria Scolla
“Mamma mi leggi una fiaba?”
“Certo amore, oggi ti leggerò Il ContaOmbre di Antonio Gallucci”
Nella contea dei Pettirossi, a Giadalandia viveva Lieve, dagli occhi grandi e anche un po’ tristi, aveva dieci anni, una fervida fantasia e il sorriso luminoso.
Era felice Lieve, disegnava mostriciattoli con il dentifricio e amava fare colazione con la mamma.
Nel suo villaggio …
Ogni cosa pulsava di sfumature di verde: i ciottoli dei vicoli, i muri e i tetti delle case, i massi fra i cedri del Bosco dei Confetti, le rive del fiume Klara e finanche le formiche mimetiche chiamate Sufi (insetti così venerati da meritare una striscia riservata e zuccherata in cui passare lungo i bordi dei vicoli principali). La gente del villaggioera cortese, creativa e laboriosa.
Si poteva trovare di tutto: botteghe di commercianti, fabbri e calzolai, fabbriche di profumi, materassi e biciclette, vigneti e campi di stelle filanti, allevamenti di cavalli e modellatori di unicorni, taverne e circoli di lettura, scuole di galateo edi danze sott’acqua, laboratori di musicastronomia, piscine-officine per scafandri, teatri per marionette, miniere di giallo estratto dalle caverne di foglie cadute, ipnotizzatori del vetro.
Fin quando non arrivò un nuovo padrone del Castello, e con lui un terribile sortilegio…
Il primo a sortire gli effetti dell’ incatesimo fu Martino il fabbro, al calar del sole la sua ombra e quella della scala a pioli, che trasportava con sé, rimasero intrappolate sulle mura del castello. Il borgomastro di Giadalandia provava a trovare una soluzione, ma niente, non c’era modo di riportare le ombre ai legittimi proprietari, ma tre svegli ragazzini ci vollero provare e allora…
Lieve, Mikrus e Zack prepararono un piano…
–Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo entrare nel castello e scoprire cosa nasconde. Volete partecipare a una spedizione?”…
“Dico davvero. Ho già un pianoin testa…
“ Adesso però dormi amore mio, domani ti racconterò il seguito”
La mia bimba ora dorme, ma era ansiosa di conoscere come Lieve e suoi amici avrebbero risolto il problema delle ombre e sapere soprattutto cosa nascondesse il ContaOmbre nel suo castello super sorvegliato da un Taiko, una bizzarra figura giapponese con testa, braccia e gambe umane, ma con il busto a tamburo.
Ora immaginate le mura del castello tappezzate di ombre, un fossato con acqua neranera, gocce di notte che si sciolgono all’interno di essa, e poi il rituale rintocco dell’orologio a pendolo che annuncia un’enigmatica filastrocca:
“Un,due, tre e quattro
ecco le ombre per il matto.
Cinque, sei, sette, otto
ecco le ombre per il dotto.
Ombre su ombre.
Onde su onde.
Siete dei fessi
mica nel mare troverete i cipressi.”
Una storia ricca e ben costruita e secondo me adattissima anche a noi adulti, ci sono molti spunti di riflessione non da poco:
l’amicizia è uno di questi. Lieve, Mikrus e Zack si uniscono per salvare il villaggio; dicono due piccole bugie a fin di bene anche se verranno scoperti; il bellissimo rapporto tra genitori e figli, e anche la solidarietà fra gli abitanti del villaggio.
I buoni sentimenti sono i protagonisti, un libro positivo che guarda al futuro perché dal buio si può sempre uscire.
Una bellissima storia che ho voluto condividere con mia figlia, e oggi con voi, ho apprezzato molto il libro sia per la scrittura davvero creativa e nuova di Antonio, la sua fantasia e capacità evocativa; immaginavo il castello con le quattro torri ognuna della quali con un simbolo che la decorava: la Torre dello Scarabeo, la Torre dello Zibellino, la Torre della Lucertola e la Torre del passero.
E ancora immaginavo di percorrere il Gran Vicolo della Zagara o la Piazza Dente poco distante dal Sentiero A spirale, in poche parole questa storia scritta, a mio parere, con il cuore, ci lascia sognare.
Le illustrazioni accompagnano delicatamente la storia nei suoi momenti topici e decisivi.
ANTONIO GALLUCCI vive ad Agrigento e ama le palline da tennis, il numero otto, le lune fra i rami degli alberi, le frasi non troppo lunghe e le storie; sia quelle da leggere che quelle da raccontare.
Nel 2016, infatti, si è divertito un mondo a scrivere il suo primo romanzo, Iceberg.
Articolo di Loredana Cilento
per certi versi una fiaba classica, con un’eroina però che non combatte per sé, ma per la comunità di cui fa parte e che affronta il problema utilizzando creativamente le risorse che trova intorno a sé piuttosto che gli oggetti magici. Davvero bello!
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Grazie mille per le belle parole è in effetti il suo significato di fondo, è una bella storia ❤️
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un bel libro per bambini e non solo!
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Si decisamente da leggere a tutte le età 😊
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