Recensione-La vita lontana- Paolo Pecere

Titolo: La vita lontana
Autore : Paolo Pecere
Edizione: LiberAria
Pubblicazione: 2018

“Sentivo circolarmi dentro un veleno che sapevo di essermi iniettata da sola, mi concentravo voluttuosamente sul dolore, pensando che mi stava bene, che me lo meritavo tutto. ”

…dalla quarta di copertina

La vita lontana ripercorre gli anni della crescita e della formazione di due fratelli gemelli, Marzio e Livio, abbandonati dal padre, Elio, dopo la loro nascita, per trasferirsi in India in un monastero jainista dove diventa figura autorevole per la comunità religiosa. La madre Dora, giovane insegnante precaria, voce narrante del romanzo, cresce i gemelli completamente da sola. Pur ispirata da ideali umanistici, in lei emerge la consapevolezza della miopia borghese che ha inquinato la sua vita, provocando continue tensioni che disperdono l’ideale della famiglia. Nel romanzo, la progressiva dislocazione geografica degli eventi traccia un percorso di emigrazione inversa, di fuga dall’Italia in crisi e di ritorno a una società simile a quella delle origini, regolata da un altro tempo.

“Mi trattengo in ufficio e poi torno. – Precisamente disse, rispondendo al mio silenzio: – Mi trattengo per meditare. Scusa, a casa non riesco.”

Paolo Pecere al suo esordio nella narrativa, per LiberAria Edizione, nella collana Meduse curata da Alessandra Minervini (una collana che ricalca le orme della grande letteratura dei nostri autori: Gadda, Calvino, Buzzati, Pavese, Parise, Vittorini, Volponi, Ortese, Sapienza, Ginzburg, Morante,Tondelli.) affronta, con una scrittura splendidamente poetica, il disagio psicologico dell’abbandono; attraverso Dora e suoi figli, attraverso quattro fasi scandite dal tempo che passa, dall’abbandono della casa e della famiglia da parte di Elio, alla crescita di Marzio e Livio.
Un libro particolare per com’ è stato affrontato il tutto: si utilizzano più registri linguistici, per delineare i momenti, per enfatizzare attimi culminanti.

La componente psicologica regge la trama fino alla fine; in Dora ritroviamo la fragilità dei sentimenti, l’iniziale rifiuto dell’abbandono, e poi lenta rassegnazione.

Le persone se ne vanno, – dici – le idee restano.
– Sarà, ma già prima che te ne andassi, quando vivevamo insieme, sembrava che tutto accadesse in un luogo nascosto, lontano da noi.
Sei d’accordo: scompari

La vita di Dora ed Elio si consuma in lugubri silenzi, un mutismo sofferente e straziante; Elio trova conforto nella sua religione, Dora in se stessa, o quasi.

-“La vita che facciamo è sbagliata. Sbagliata in modo globale. Se entriamo nei dettagli, perdiamo di vista il problema.
-Lascia perdere i libri, per una volta. Guarda le copertine, queste parole. Verità. Giustizia. Libertà. Pensa a una soluzione tua.”

Lentamente si discende nell’incapacità di reagire, una dipendenza sentimentale in un uomo che assume via via l’aspetto di un marito sgualcito.

Il lettore è continuamente sollecitato alla riflessione, e si ha la percezione di una lettura non semplice per i momenti di confusa introspezione della voce narrante, Dora.
Un romanzo intriso d’insicurezze, di disperazione lucida e controllata, di domande alle quali difficilmente si può dare una risposta.
Ma La vita lontana è anche un invito alla rinascita, quella di Dora, ma anche per tutte le altre Dora, per superare eventi drammatici che hanno costellato la nostra vita, riducendoci a immagini sfuocate di noi stessi.
La vita lontana è anche il confronto di due realtà, due mondi lontani, anche se progressivamente li sentiamo sempre più vicini: Oriente e Occidente.
Da un lato i principi spirituali simboleggiati dall’Oriente, dall’altro i principi materiali simboleggiati dall’Occidente.
Un libro ricco, corposo, con notevoli influenze poetiche e filosofiche che si mescolano perfettamente dando vita a una opera di alto livello.

Paolo Pecere è ricercatore universitario di Storia della filosofia.
Tra i suoi libri: La filosofia della natura in Kant (Pagina, 2009); Dalla parte di Alice. La coscienza e l’immaginario (Mimesis, 2015). Scrive di filosofia, letteratura e viaggi su riviste e blog, tra cui “Internazionale”,“Il Tascabile – Treccani” e “minimaetmoralia”, e ha collaborato con RAI-Filosofia. Suoi racconti sono comparsi su “nazione indiana” e “Nuovi argomenti”. Questo è il suo primo romanzo.

Articolo di Loredana Cilento

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4 risposte a "Recensione-La vita lontana- Paolo Pecere"

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