Un’estate nel segno del giallo con Gavino Zucca e il suo Tenente Roversi- il giallo di Montelepre- Recensione

Titolo: Il giallo di Montelepre – Le indagini del tenente Roversi

Autore: Gavino Zucca

Edizione: Newton Compton Editori

Pubblicazione: Luglio 2018

“Il tenente dei carabinieri Giorgio Roversi agganciò il telefono e osservò pensieroso il calendario appeso alla parete. Erano trascorse appena tre settimane da quando aveva lasciato Bologna per la nuova destinazione. Tre settimane, un’eternità. Tante cose erano accadute e, gradualmente, la vecchia vita si era ritirata sullo sfondo della nuova realtà come un ricordo lontano, insieme ai volti di coloro che l’avevano popolata.”

Riprendono le indagini sassaresi del tenente scienziato Giorgio Roversi, grazie all’interessante penna creativa di Gavino Zucca che firma, per Newton Compton editori, il suo secondo romanzo, dall’atmosfera vintage degli anni ’60, nella bella e solare isola della Sardegna, Il giallo di Montelepre.

Seguo con vivo interesse il percorso di questo scrittore e l’evoluzione della storia di Roversi, trasferito suo malgrado dalla vecchia signora dai fianchi un po’ molli col seno sul piano padano ed il culo sui colli, …come canta Guccini.

Ma cosa succederà in questa seconda e appassionate indagine?

Beh, Roversi è alle prese con due cadaveri; il primo, un mendicante, Millomì, ritrovato nell’umida piazza del centro storico, per il quale un secondo clochard viene additato come colpevole. Facile no?

Un colpevole ideale, semplice e sbrigativo…ma non per il nostro tenente, le indagini devono proseguire, la verità va cercata nel profondo, radicata nel passato, cementata nella storia.

A complicare le indagini, un secondo cadavere, tale Barrasò…. “Se Barrasò ha ucciso Millomì, chi ha ucciso invece Barrasò? E perché? Potrebbe essere sempre per la schedina del Totocalcio?”

Il motivo è da ricercarsi nel ciondolo o meglio nel segreto custodito all’interno di esso.

L’intuito di Roversi è sorprendente e arriverà alla soluzione con destrezza e arguzia, le sue più grandi doti.

Chiude la narrazione, un finale degno della saga di Roversi, e che apre uno spiraglio al prossimo capitolo, in cui – forse- rivedremo il buon tenente alle prese con il suo passato, un passato di nome Flavia -magari -tra un tortellino o lasagna bolognese.

L’estate si tinge di giallo, del giallo della copertina parlante di Montelepre, ma anche di un bel gatto dal manto giallo, e soprattutto il giallo di un mistero tutto italiano!

Gavino Zucca è laureato in Fisica e Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici.

È nato a Sassari nel 1959 e vive a Bologna.

Articolo di Loredana Cilento

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4 risposte a "Un’estate nel segno del giallo con Gavino Zucca e il suo Tenente Roversi- il giallo di Montelepre- Recensione"

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