I morti non fanno festa – Massimo Blasi e Laura Zadra- recensione

Titolo: I morti non fanno festa

Autori: Massimo Blasi-Laura Zadra

Editore: AlterEgo

Pubblicazione: Aprile 2018

Genere: Giallo storico

Pagg: 252

1 febbraio 43 a.C

“Sono vent’anni che inventi scuse su scuse, ma ora basta: trascorrerai i Paretalia qui da noi, punto. Servilia dice che non c’è occasione più adatta della festa dei morti per rivedersi e io sono d’accordo con lei”

“C’è poi, caro amico mio una questione della massima delicatezza, ma preferirei parlartene di persona, a bassa voce e lontano da sguardi indiscreti: questa villa ha occhi di aquila e orecchie di volpe…”

Vent’anni sono passati dalla morte dei due figli di Giusto e Lart in circostanze misteriose, una ferita mai cicatrizzata; Giusto scrive a Lart per ospitarlo nella sua villa per la festa dei Paretalia, la commemorazione dei defunti, per ricordare con riverenza coloro che non ci sono più.

Massimo Blasi e Laura Zadra costruiscono un giallo storico, edito da AlterEgo nella collana Spettri, a dir poco sorprendente!

Lart il liberto (schiavo liberato) è un labitinario, oggi corrisponderebbe a un impresario funebre, il nome deriva dalla dea romana della morte, Libitinia. Protagonista del precedente libro Quel che è di Cesare, ambientato nell’antica Roma, in cui aveva abilmente risolto un altro mistero.

Il viaggio di Lart ha inizio con la conoscenza di un viandante misterioso che di lì a poco sarà ritrovato morto nei pressi di Villa del Roseto, ma non solo anche la futura moglie di Mallio, figlio di Giusto, non le  sarà risparmiata la vita dal misterioso assassino.

Le indagini di Lart, con l’aiuto del suo schiavo scapestrato Silvius, batteranno su più fronti, non mancherà di indagare sulla morte del figlio Corvino e Fusco, figlio di Giusto.

Alle  leggende e alle  superstizioni, Lart ci crede poco, dietro questi omicidi c’è la mano dell’uomo.

“I boschi non sono popolati solo da fauni e ninfe, come cantano i poeti. Che ne sanno quei signori della vita di campagna…di quella vera. Ci sono i mostri i mostri che vi dimorano, esseri nascosti negli alberi, pronti a ghermire i nostri cari. “

I morti non fanno festa è un giallo elaborato straordinariamente con tutti gli elementi della suspense, indizi disseminati tra vero e falso, tra supposizioni e fatti concreti.

I personaggi si muovono in un contesto storico con numerosi rimandi realmente accaduti, usi e costumi dell’antica Roma che evocano immagini di un tempo passato, mettendoci a conoscenza della vita e delle abitudini degli antichi.

Il lettore si trova immerso completamente in un’atmosfera dal sapore antico partecipando ai sontuosi banchetti, con un ampio ricettario dei piatti, dagli antipasti ai dolci talvolta laboriosi e complessi; i rituali funerari, la vestizione e la preparazione dei morti; i giochi a cui si dedicavano durante il tempo libero; le ambientazioni ricche di dettagli,i giardini, la vegetazione, tutto curato nei particolari.

Un libro ricco e affascinante dal ritmo crescente, grazie all’astuzia del colto protagonista Lart che segue gli indizi con abilità, mettendo insieme i pezzi di un puzzle complesso, ricostruisce i fatti per dare un nome all’assassino.

Si evince la conoscenza e le ricerche degli autori della storia antica , realizzando una lettura che ti assorbe completamente, grazie a uno stile curato ma scorrevole, le parole si trasformano in immagini, catapultandoci nella Roma del 43 a.C.

E dopo questa avvincente lettura mi lascio trasportare dal gusto antico di alcune ricette presenti:

Intingolo baiano (Embractum Baianum)

Metti ostriche piccolissime con spugnole e ostiche di mare nel tegame insieme ai pinoli tostati e spezzettati, ruta, sedano, pepe, coriandolo, cumino, passito,garum, carota, olio.

cuoci e servi!

Massimo Blasi, dottore di ricerca in Storia Romana, è autore di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste italiane e straniere, e di una monografia insignita nel 2012 del Premio “Sapienza Università Editrice” (Strategie funerarie. Onori funebri pubblici e lotta politica nella Roma medio e tardorepubblicana, 230-27 a.C., Roma, 2012). Attualmente insegna materie letterarie in un liceo della Capitale e collabora con “La Sapienza”. Nel 2015 ha pubblicato Quel che è di Cesare (Edizioni goWare), scritto a quattro mani con Laura Zadra, primo romanzo di una serie gialla con protagonista Lart, l’imbalsamatore di cadaveri. I morti non fanno festa è la seconda indagine del liberto-detective.

Laura Zadra, laureata in Letteratura angloamericana a “La Sapienza”, è proprietaria di Suspense, libreria romana specializzata in gialli e thriller. Dal 2008 lavora alla biblioteca di Filologia Classica dell’Università “La Sapienza”.

Articolo di Loredana Cilento

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