“Meno appari e più ti distingui”Intervista a Cinzia Giorgio

Nella suggestiva cornice del Caffè Letterario Bohèmien di Roma, devo incontrare un’autrice straordinaria che mi lascia sempre emozionata a ogni sua pubblicazione; tra questi divani vintage, l’arredamento radical chic, accarezzata dal profumo di libri e caffè, arriva la mia ospite, è solare e sorridente come sempre, do il benvenuto a Cinzia Giorgio con il suo ultimo libro Amori Reali  Newton Compton Editori. 

Grazie Cinzia per essere qui con me.

 

C: Grazie a te, carissima Loredana, per avermi invitato!

 

 

Docente di Storia delle Donne e Storia dell’Arte all’Università Sperimentale Decentrata di Roma.img_8012

Hai conseguito a Napoli gli studi di Lettere Moderne e successivamente una seconda laurea in lingue orientali, ti sei poi specializza in Women’s Studies.

Una passione quella dello studio della figura femminile dal passato a oggi, come nasce?

 

C: Le donne coraggiose, che hanno vissuto la loro vita sempre con tanta determinazione nonostante le avversità, sono un mio pallino, lo ammetto. Figure come Cleopatra, Maria Maddalena, Veronica Franco, Jane Austen e Coco Chanel hanno contribuito a farmi appassionare alle tematiche femminili. 

 

La tua scrittura si divide tra saggi storici e romance, questi ultimi però hanno sempre un filo conduttore con il passato, in particolare il passato di donne come ad esempio la carismatica Coco Chanel, che s’inserisce in La piccola bottega di Parigi 2018  come tributo a un’icona di un’epoca di grande rivoluzione culturale e di costumeimg_8013

 

C: Coco Chanel per me è un vero mito. Era una donna libera, a cui stavano strette le convezioni del suo tempo. Ci ha liberato da tanti tabù estetici, da tante restrizioni, passando attraverso la moda. Lei ha stabilito per esempio che l’abito nero fosse sinonimo di eleganza; lei ha proposto i pantaloni femminili, e ancora lei ha inventato il concetto di borsa moderna. Una rivoluzionaria vera, che pian piano ha costruito un impero partendo da un orfanotrofio. 

 

 

I tuoi libri sono intrisi di riferimenti storici, letterari e artistici, partendo da quest’ultimo l’arte gioca un ruolo fondamentale nella tua vita?

 

C: Sì, io amo l’arte in tutte le sue forme. Non poteri vivere senza. Una volta lessi su un muro in Inghilterra una frase che mi appartiene davvero: «Earth without Art is only Eh». Siamo nulla senza l’arte. Del resto, come sosteneva Dostoevskij: «La bellezza salverà il mondo», ecco, io ne sono certa.img_8014

 

2013, L’enigma di Botticelli tra mistero, arte e filosofia; la storia di questo straordinario artista è protagonista di un avvincente rebus, tanti elementi che collimano perfettamente tra loro, immagino che dietro ci sia un lavoro certosino, come scegli le ricerche da fare?

 

C: Non le scelgo. Vengono da sole! Nel senso che talvolta, mentre sto preparando una lezione o sto scrivendo un articolo o un saggio… ecco che mi viene in mente cosa potrebbe nascondere questo o quel documento ci fosse scritto che… Scherzi a parte. Per me la parte più dinamica e bella è proprio la ricerca. Le ore in biblioteca volano.

 

Un saggio che avresti voluto scrivere?

 

C: Storia delle Altre di Elizabeth Abbott. Un saggio bellissimo. 

 

 

Dopo Olimpia, Margherita con La piccola libreria di Venezia

Sai, credo che un classico sia come un buon amico».

«Che vuoi dire?»

«Prima di tutto ho ascoltato il tuo consiglio e poi non ho fatto una scelta imprenditoriale, bensì una scelta di serenità. Una libreria che vende solo classici è destinata ad andare bene».

È così?

C: Sì, lo penso davvero. Mio nonno aveva una libreria e ti posso assicurare che i classici erano sempre i libri più richiesti. Ora forse è cambiato qualcosa, ma un classico resta sempre una lettura fondamentale per crescere e per godere dei piaceri della lettura. 

 

2018, Amori Reali, di solito i saggi sono collocati tra le letture di nicchia, non per tutti i lettori, il tuo libro invece riesce ad attirare anche il lettore meno avvezzo al genere era anche questo l’intento?

 

C: No, volevo capire come mai i matrimoni dei reali del passato e del presente suscitassero sempre tanto interesse e così ho cominciato a raccogliere materiale. Sono però felicissima che sia stato accolto con tanto calore da parte dei lettori. 

 

Qual è stata la storia che hai sentito più vicina, che ti ha emozionato, sorridere o commuovere tra le reali coppie?

 

C: Sono di parte se ti dico che Cesare e Cleopatra per me restano imbattibili? Li adoro. Due personalità fortissime che hanno davvero cambiato il corso degli eventi. 

 

Il tuo autore preferito?

 

C: Bella domanda! Non lo so! Non riesco a scegliere tra Jane Austen, Alexandre Dumas, Emily Brontë, Victor Hugo, William Somerset Maugham, Muriel Spark, Umberto Eco… aiuto!

 

Che forma ha l’eleganza?

 

C: La forma della semplicità. Meno appari e più ti distingui. 

 

La storia come materia didattica sempre più spesso suscita unosguardo perturbante nei giovani; secondo te quale sarebbe un metodo da seguire per “ammaliare” , catturare l’interesse degli studenti?

 

C: Spiegarla come fa Alberto Angela! Ovvero con passione, facendoti vivere i luoghi, i profumi, le sensazioni dei nostri antenati. 

 

 

L’ultimo libro letto

 

C: La lettera d’amore di Cathleen Schine. 

 

Ci consigli un libro o un autore che assolutamente andrebbe letto?

 

C: Le ragazze di pochi mezzi di Muriel Spark. Geniale!

 

 

Grazie Cinzia!

 

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