Il rumore dei passi di Luca Ispani- Recensione

Titolo: Il rumore dei passi

Autore: Luca Ispani

Edizione: Round Midnight

Collana: Billie

Pubblicazione: aprile 2019

Genere: Silloge poetica

 

Recensione di Loredana Cilento

 

 

“Solo nel tuo cuore sei aperto, libero

l’ipocrisia del mondo ti rende diverso

guardi vuoto un cielo terso

cercando una stella.”

 

 

Il rumore dei passi di Luca Ispani, edito da Round Midnight Edizioni, è un grido,un’invocazione, un monito contro le ingiustizie, tutte le ingiustizie; le ipocrisie, il dolore e la disperazione dei deboli, dei diversi.

 

Attraverso un simbolismo da poeta maledetto, ribelle e rivoluzionario, incapace di rapportarsi alla realtà in una società effimera e vuota.

In un mondo che umilia da sempre chi non rispetta certi canoni, ci riporta immancabilmente, al ricordo di una storia infame e vergognosa.

 

Luca con la sua ribellione poetica ci riporta indietro nel tempo, a chi è partito senza tornare a chi è tornato vivo o morto, all’ alba di una nuova guerra, Hitler inizia la sua persecuzione, in un’assurda spirale di odio e razzismo si consuma una tragedia immane, mondiale, e gli ultimi abbracci prima delle esalazioni mortali; Luca rivede un popolo fiero di quello che avevano creato prima che un pazzo esaltato invocasse alla razza ariana, ma non solo… Luca ha parlato della miseria dei barconi dei disperati, delle rivoluzioni dove la sete di sangue è come la fame.

 

I miei versi

sono fango e inverni gelidi

linea bassa della terra

vento forte e crinali che arrivano al cielo.

 

 

Le atmosfere del passato sono forti, vibranti, palpabili, i versi struggenti de Il rumore dei passi ove se ne percepiscono i sensi, e l’incapacità di vivere nella realtà perché non condivisa, 

cercando serenità nel cuore 

Solo nel tuo cuore sei aperto, libero

l’ipocrisia del mondo ti rende diverso

guardi vuoto un cielo terso

cercando una stella

 

Potremmo sicuramente collocare Luca Ispani tra quei poeti veggenti e indagatori dell’ignoto incarnando appieno il simbolismo baudelairiano (in verità pago la dannazione di esser nato) suggerisce emozioni, sfumature e immagini di una realtà sfocata ma che ne percepisce l’essenza. 

La mia essenza entra nei tuoi tramonti

nelle tue albe fredde

zeppe di ricordi

e non vuole più uscire.

 

Luca Ispani nasce a Modena il 19 maggio 1979. Ha 8 anni quando vince il primo premio presso un concorso giovanile in Veneto indetto da una radio locale. Vincitore e segnalato in numerosi premi nazionali e internazionali, studia da tempo da autodidatta diversi autori. I suoi preferiti sono Whitman, Ginsberg, Corso ed è affascinato dal movimento della beat generation e il suo legame con la musica jazz di cui è appassionato assieme al rock anni ’70 e ’90.

 

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