Juno & Juliet di Julian Gough-Recensione

Titolo: Juno & Juliet

Autore: Julian Gough

Editore: Sagoma Editore

Pubblicazione: 2019

Genere: Humor

Pagg: 320

Traduzione: Michela Guardigli

 

Recensione di Loredana Cilento

 

Controverso, raffinato, profetico, esilarante, Julian Gough esordisce in Italia per Sagoma Editore, con un libro brillante e romantico, con un pizzico di mistero.

Stiamo parlando di Juno & Juliet, una storia apparentemente semplice che coinvolge due giovani sorelle gemelle, bellissime e amate, impegnate negli studi al college di Galway, nella ridente cittadina irlandese.

 

 

Juliet, io narrante, ama la letteratura, Juno la recitazione, una, innamorata di David, l’altra di Michael, con il quale dividono l’appartamento.

 

Tra situazioni imbarazzanti ed equivoci, saranno coinvolte a sventare e districare intrighi amorosi con non poche preoccupazioni. 

 

Uno strano ammiratore segreto, stravolgerà le loro vite con messaggi alquanto inquietanti nei confronti di Juno.

 

Inizialmente le lettere hanno un tono pacato, reverenziale, poicambia, fino a diventare minaccioso…

 

Cara Juno

So che tu non mi conosci, e io non posso dire di conoscere te. Forse penserai che questa lettera sia stupida. Fa niente. Volevo solo dirti che la mia vita era così buia e nera, tanto da non poterne più.[…] La tua bellezza mi ha tirato fuori dall’oscurità.”

 

Le lettere appartengono a un’anima tormenta, ferita, solitaria.

Un’ anima che troverà pace solo tra i frammenti di luce e di vetro, che sferza l’aria in una notte di silenzio.

 

Un risvolto amaro nel quale, grazie a una grande amicizia che lega i protagonisti, riusciranno a guardare avanti.

 

“Si può scegliere di non essere delle vittime. No, noi non saremmo mai state delle vittime. Se lasci che ti incasinino la vita, hanno vinto.”

 

Di questo libro è stato detto: “Un romanzo di formazione arguto che offre romanticismo, ironia e osservazioni psicologiche penetranti”. Chicago Tribune

 

Ed è così, all’irriverenza ironica di Gough, si aggiungono non poche riflessioni, toccando un argomento spesso protagonista della cronaca quotidiana: lo stalking, in cui l’universo femminile è preso di mira.

Un romanzo di formazione, intelligente, fresco, con un punto di vista, quello della giovane e ironica Juliet Taylor che interpreta un’artista a tuttotondo, come Julian, attraverso una scrittura brillante ed efficace riesce a trasmettere leggerezza, con uno sguardo profondo e attento al mondo che ci circonda.

 

Il cielo d’Irlanda si muove in un libro eclettico e brillante.

 

 

Autore pluripremiato, Julian Gough è nato a Londra, è cresciuto in Irlanda e ora vive in Germania e, in sintesi, ama raccontare storie divertenti su cose serie. Ha conquistato il BBC National Short Story Award, ovvero il premio più autorevole al mondo dedicato ai racconti. Ancora finalista nel 2012, lo è stato per ben due volte anche all’Everyman Bollinger Wodehouse Prize per la fiction umoristica, e si è aggiudicato anche un Pushcart Prize. Talento poliedrico, inizia il suo rapporto con l’arte come voce della band underground Toasted Heretic, con la quale incide quattro album, raggiungendo un buon successo in patria con la hit "Galway and Los Angeles”, una canzone sul non baciare Sinead O’Connor. Nel 2001 pubblica il suo primo romanzo, JunoJuliet cui seguono Jude in Ireland, che lo pone all’attenzione della critica mondiale, e il felice seguito Jude in London, due opere radiofoniche e una raccolta di poesie, Free Sex Chocolate. Nel 2011 scrive il capitolo finale del popolare videogioco Minecraft. Diventa famigerato rubando il maiale dello scrittore Will Self.

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