Rosa Elena Colombo
Gli irresoluti
Divergenze Editore
Sullo sfondo della provincia con le sue atmosfere ottuse e sature di ribellioni represse, un’opera d’impianto verista con la presa di un film, un mosaico di avventure estreme, tragiche, beffarde, nel quale si rifletto-no tratti della nostra. Gli irresoluti è un romanzo che strapazza regole e conformismi tra fughe, insidie, rimpianti, e una galleria di personaggi di inconscia malizia e perversa innocenza. Definito da un celebre commediografo inglese, con perfetto british humour, «a real Triple-F: freaks, flyers and faggots, but with a very serious theme», ritrae un paesaggio interiore che violiamo pur abitandolo da sempre.
«Era il momento di tornare un’ultima volta e concedersi poi il lusso stravagante di un nuovo nomadismo. Le valigie erano già pronte. Si sentiva la prova vivente che la giustizia del destino non è quella degli uomini, i quali tendono a scriverne i codici e l’etica in base al pro-prio tornaconto. Il destino è esso stesso la giustizia: lo è per chi ha tutto e non merita niente, lo è per chi ha avuto tutto – come lei – fino a quando se l’è meritato. La vera giustizia non dà nulla a nessuno, o non sarebbe equa».
Dalla postfazione di Pierangelo Miani
Andrea Greco è l’archetipo del figlio perfetto: mite, obbediente, studioso, un automa addestrato a soddisfare i desideri della madre recitando il ruolo imposto dalle consuetudini e dai taciti compromessi delle famiglie “per bene”.
Eppure un giorno qualcosa rompe quell’equilibrio cristallizzato in una forma tanto meticolosa quanto precaria.
Rosa Elena Colombo vive e lavora a Milano. Laureata in Giurisprudenza, coltiva la passione per l’antropologia e lo studio dei popoli antichi. Traduttrice, ha pubblicato per «Temperino Rosso» una nuova edizione deIl ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. Nel novembre 2018 ha esordito con il romanzo Gente cattiva, edito da Oakmond Publishing.
A cura di Paolo Dalmasso, Saverio Stella, Giulia Sacchi. Postfazione di Pierangelo Miani (best european editor)
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