Estratti dagli inserti

Articolo di LV

Oggi la “sfida” delle proposte, articoli e interviste interessanti (sempre ammesso che sia una sfida) tra gli inserti letterari la vince di gran lunga “tuttolibri” che apre con una intervista/recensione a John le Carré. “LA SPIA CORRE SUL CAMPO”, il suo ultimo libro, “è un feroce ritratto dell’Inghilterra odierna”.

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Di le Carré ho letto, tanti anni fa, solo due libri, “La talpa” e “La tamburina” poi il buio. Sinceramente questo suo nuovo libro mi ispira anche perché, spesso, si capisce l’attualità politica più dai libri che da giornali e tv.

Non amo le trilogie, i sequel e quant’altro, ma credo che per Péter Nádas un’eccezione la farò. “STORIE PARALLELE. LA REGIONE MUTA” è il primo volume in cui il ritrovamento di un cadavere in un parco condurrà il lettore a “un’intricata vicenda tra Ungheria e Germania Nazista”, questo non tragga in inganno perché la storia è recente, 1989, con incursioni nella storia ungherese ed europea del ventesimo secolo. Un argomento che mi ha sempre appassionato.

Leggo sempre, e con molto interesse, le recensioni dedicate al nostro Moresco, ne parlavo anche la settimana scorsa, tuttavia questo suo ultimo libro, “CANTO DI D’ARCO”, non cattura la mia curiosità. Mi convince poco. È solo una mia impressione, ovviamente, magari a leggerlo poi si rivela molto più interessante di quanto possa sembrare. Teniamolo d’occhio.

Intanto tengo d’occhio e non mi perdo nessuna sua intervista, Fernando Aramburu, l’autore di “Patria”.

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In questa intervista presenta sì il suo ultimo libro per bambini, “MARILUZ e le sue strane avventure”, ma è anche l’occasione per parlare dei suoi libri, della Spagna, del terrorismo basco e di quello che sta succedendo in questi giorni a Barcellona.

E dalla Catalogna ci trasferiamo nella terra di Eskol Nevo dove anche qui non mancano le tensioni sociali interne e, soprattutto, le tensioni politiche con i paesi confinanti.

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L’occasione è l’uscita del suo ultimo romanzo a forma di intervista, “L’ULTIMA INTERVISTA”, e Nevo ne concede una molto molto interessante a Elena Loewenthal. Nevo fa politica e lo dice senza reticenze. Tutti i suoi libri affrontano il discorso politico e non potrebbe essere diversamente quando si vive in una regione eternamente sull’orlo di una qualche guerra per la sopravvivenza.

Aramburu, Nevo e, perché no?, Tom Lanoye il cui libro, “IL TERZO MATRIMONIO” viene definito “un romanzo politicamente scorretto per attaccare xenofobia e ipocrisie contemporanee”. Giuseppe Culicchia gli dedica una recensione talmente bella e interessante che invoglia ad andare in libreria e leggerlo immediatamente. Anche questo è da tenere d’occhio.

Robinson” apre dedicando un bel po’ di pagine a “Lucca comics” una rassegna di fumetti sempre molto interessante, ma il fiore all’occhiello credo siano le pagine che Gabriele Romagnoli dedica a Jack Kerouac e alle poesie de “I BLUES”. È un bel ricordo quello che gli dedica e ne viene fuori un ritratto quasi commovente dell’autore di “On the road”.

Altrettanto interessante è la recensione di Michela Marzano a “NELLA CAMERA OSCURA” di Susan Faludi, nel quale l’autrice “cerca di ricostruire la vita del padre che, all’improvviso, decide di cambiare sesso”. Caspiterina!

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“…Di fronte alla sua nuova identità facevo fatica a eliminare dalla nuova maschera quell’immagine di uomo violento…” Lo segno.

Mi pare di averlo già segnalato “I CIELI” di Sandra Newman. Oggi se ne occupa Francesco Pacifico su “Robinson” e lo promuove con buoni voti.

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È quel libro dove la protagonista Kate vive nella New York del 2000 e che in sogno si ritrova nella Londra del 1593 e dove qui frequenta un tale di nome William Shakespeare. Tutto un programma.

La Lettura” dedica un appassionato e appassionante ricordo a Primo Levi, continua con una meno appassionante recensione a Volo e al suo “UNA GRAN VOGLIA DI VIVERE”, se lo leggerete fatemi sapere com’è, prosegue con una più interessante a “LONTANO DAGLI OCCHI” di Paolo Di Paolo, per arriva nelle pagine sulla poesia a “SETTEMBRE 1972” con un bellissimo commento di Lászlo Krasznahorkai e con Kerouack, anche qui, de “I blues”. Per chiudere con “CERCAMI” di André Aciman.

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Non ho letto il suo precedente “CHIAMAMI COL TUO NOME” e probabilmente ho sbagliato. Questo lo segno e vedrò di rimediare alla lacuna. Tempo permettendo. Questo nuovo libro non è il sequel del primo, ma mi sembra di capire che col primo ci siano molti collegamenti e non pochi riferimenti.

Mi sembra di aver detto tutto e le classifiche le salto con un volo degno del miglior Lewis.

Buona domenica e buone letture a tutti.

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