Il suono del candore. L’abisso di cristallo di Antonin Artaud. Giuditta Perriera -Recensione

Il suono del candore di Giuditta Perriera

L’abisso di cristallo di Antonin Arnaud

Illustrazioni di Pia Valentinis

Rueballu edizioni, 2019

Recensione di Loredana Cilento

 

Tutto finisce sempre dal principio e nella fine trova sempre il suo principio. Un circolo magico e crudele.

Antonin Arnaud è stato drammaturgo, saggista e attore teatrale francese, una figura inquieta e contraddittoria, all’età di quattro anni ha sofferto per una meningite che lo ha portato ad avere, secondo molti, problemi mentali e per questo spesso ricoverato in strutture psichiatriche. La sua storia è narrata attraverso la voce di sua sorella morta prematuramente a pochi mesi di vita. Giuditta Perriera, autrice di questo piccolo grande gioiello, Il suono del candore, RueBallu edizioni, ci guida negli abissi dell’anima di un autore e delle sue sofferenze.

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Antonin tu hai fatto della tua follia e del tuo incessante dolore fisico e mentale una fonte straordinaria linfa del possibile.

Vivida è la sofferenza che si percepisce tra queste pagine, luoghi bui illuminati da brevi momenti in cui Antonin riesce a trovare una parvenza di pace. Inquieto e incontentabile, Antonin passa da varie esperienze artiste, ma è la scrittura che lo strappa dalla solitudine, lui scrive senza sosta e le fitte corrispondenze con Jacques Rivière lo premiano e le sue poesie saranno pubblicate, affermando il diritto a esprimere con forza la sua sofferenza.

Giuditta Perriera riesce con poche ma profonde parole, a descriverci un personaggio –  per molti folle e contraddittorio -, a farci attraversare le stanze buie della sua anima, per scoprire un artista e la sua arte, quella che più di tutte scava dentro l’essere umano: il teatro.

Antonin, o come lo chiamava teneramente sua madre, Nanaqui, trova conforto solo spingendosi fin dentro le emozioni.

Come sempre le illustrazioni di Pia Valentinis accompagnano la lettura con immagini che evocano il mondo interiore di Antonin e ci spingono nel tempo e nello spazio.

Con un linguaggio poetico e corale Giuditta Perriera ha toccato le profonde corde dell’anima e mi fatto conoscere un personaggio diverso, ho conosciuto Il suono del candore.

Nessuno ha ma scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non, di fatto, per uscire dall’inferno. Antonin Artaud.

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