A cura di LV
“Tuttolibri” anche oggi non ci fa mancare delle belle e interessanti interviste. Apre con Carole Fives e il suo “FINO ALL’ALBA”, primo libro dell’autrice tradotto in Italia e che pare in Francia abbia riscosso un grande successo. “Una favola sul desiderio di libertà e sul prezzo da pagare per essere liberi”, dice l’autrice nell’intervista riferito alla protagonista del libro che per i temi trattati mi sembra da segnare.
E da segnare è sicuramente la “PRIMAVERA” di Ali Smith con il quale continua la quadrilogia delle stagioni. Per ora, oltre a questo, sono stati pubblicati “INVERNO” e “AUTUNNO” e quindi siamo quasi alla fine. Per completezza di informazione oggi Claudia Durastanti dedica alla Smith una bella e interessante recensione.
Si continua con Rossella Postorino che si occupa di “MIDLAND A STILFS” di Thomas Bernnhard, l’autore de “Il soccombente” tanto per intenderci e anche questo non sembra affatto male.
Mi ha molto incuriosito l’intervista di Francesco Olivo alla giovanissima cinese Karoline Kan. L’occasione è l’uscita in Italia di “SOTTO CIELI ROSSI” suo libro di esordio. “Non chiamatemi dissidente: critico la Cina, ma credo in lei”. Credo che basti già questo pensiero per farci capire quali siano i temi trattati nell’intervista e nel libro. Karoline Kan è nata tre mesi prima del massacro di Tienanmen e come tutti i giovani intellettuali della generazione ‘89 vuole anche lei capire cosa sia successo quel 4 giugno di tanti anni fa. Segnato.
E da segnare assolutamente mi sembra “JÓN” di Ófeigur Sigurðsson autore islandese come la Ólasfdottir. Praticamente uno scioglilingua i nomi islandesi. A parte questo, l’intervista di Francesco Moscatelli è molto interessante così come lo sembra anche il libro, “un singolare romanzo che racconta l’avventura di un pastore protestante che nel ‘700 osserva l’eruzione di un vulcano. Tra intuizioni scientifiche e dubbi teologici riflette sulla potenza del rapporto Uomo-natura…” Mi sono fermato prima perché quando leggo di libri che anticipano quello che sta succedendo oggi mi passa subito la voglia di leggerli e siccome questo lo voglio leggere ho fatto finta di non aver visto il resto.
Due libri interessanti che non anticipano nulla ma che si limitano a raccontare e ad approfondire dei fatti storici poco conosciuti: il primo è “OTTO GIORNI A MAGGIO” di Volker Ullrich. È un reportage che va dal “30 aprile all’8 maggio 1945: dal suicidio di Hitler alla resa, il racconto di otto giorni nel vuoto di una nazione…”
Il secondo invece è “TERRA DI NESSUNO” di Phillip Dröge. La terra di nessuno è Moresnet, un triangolo di terra che tutti volevano per la sua preziosa miniera di zinco, ma che, dopo la disfatta di perché nel cellulare mi manca quel carattere che non so se sia una a o una d.Napoleone, durante le spartizioni al Congresso di Vienna fu dimenticato da tutti. Giuseppe Culicchia con la sua recensione mi ha praticamente convinto a segnarlo senza se e senza ma.
L’autore da riscoprire per “tuttolibri” è James M. Barrie, quello di “Peter Pan” di cui arriva in libreria “L’UCCELLINO BIANCO” che pare non abbia nulla da invidiare al più famoso Peter.
“Robinson” dedica copertina e ben sei pagine al “mito” Calvino. Per gli Oscar uscirà la nuova edizione de “IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO” ampliato con un nuovo racconto inedito che oggi viene integralmente pubblicato nell’inserto. Se non lo avete ancora letto questa potrebbe essere l’occasione buona.
Solitamente evito di dire quante stelle vengono assegnate ai libri, faccio un’eccezione per “IL SENSO DELLA MIA VITA” di Romain Gary al quale D’aria Galateria concede ben quattro stelle. “È l’autobiografia definitiva, quella raccontata alla radio prima di suicidarsi…” Molto interessante.
Come molto interessante e tutta da leggere è l’intervista che Chandra Livia Candiani concede ad Antonio Gnoli. Metti insieme una grande poetessa e un bravissimo giornalista e ne esce un eccellente dialogo.
Su “la Lettura” segnalo l’intervista a Jericho Brown (che non conoscevo affatto) fresco vincitore del Pulitzer con la sua terza raccolta di versi. “THE TRADITION” è il titolo della raccolta che ancora non è stata tradotta e pubblicata in Italia. Chissà perché. L’intervista mi ha incuriosito molto e se avessi una casa editrice tutta mia un pensierino a questo autore lo avrei fatto, pluripremiato anche per le raccolte precedenti a questo. La Poesia non “tira”, purtroppo, e dobbiamo solo sperare che l’autore venga notato da qualche piccolo editore indipendente e coraggioso.
Mi sembra di aver già detto tutto per oggi e come sempre vi auguro una buona domenica e tante buone letture.