Titolo: Il presente di ricordare
Autore: Filippo Vignali
Editore: Fernandel, 2020
Recensione di Loredana Cilento
“Se sei consapevole del valore di un luogo lo conservi e cerchi di trasmetterne il significato. Lo utilizzi in modo rispettoso, perché sai che appartiene a tutta la comunità.”
Un romanzo di valore, quello scritto da Filippo Vignali, che per Fernandel Edizioni, pubblica con il titolo di Il presente di ricordare, un invito a riflettere sul nostro passato, per un presente e, soprattutto, un futuro migliore per noi e le giovani generazioni.
Non tutti hanno il coraggio di investire sui giovani, non tutti hanno il coraggio di rischiare un fallimento per un progetto che sembra irrealizzabile e utopistico: Anna ha deciso di creare un laboratorio per ragazzi, da svolgere in quei quartieri periferici di cui non sa nulla, ma che trasudano potenzialità.
Un progetto per Anna che vuol dire Resistenza,
Resistere al tempo che passa, che lascia l’amaro dei ricordi, di epoche di lotta per difendere gli ideali, i valori di libertà e democrazia.
“Una canzone che si è diffusa in modo straordinario e che ci ha dato un nuovo modo di vedere le cose. Bella ciao è sì una canzone da rivoluzionari, ma questa rivoluzione auspicata e sperata è la democrazia che abbiamo imparato a conoscere dopo la guerra».”
Un progetto che sembra ambizioso, ma Anna avrà la capacità di interagire con il territorio e avvalersi di persone che l’aiuteranno, apprezzando con entusiasmo il suo sogno.
Barriera, il noto quartiere popoloso di Torino ma soprattutto, un quartiere dalle condizioni difficile, diventa il luogo della ricostruzione sociale ideato da Anna.
I temi affrontati da Vignali sono quotidiani, veri, presenti, incollati a noi come una seconda pelle: i social media, i programmi trash, la smodata presunzione di emergere senza il minimo sforzo, l’uso e l’abuso degli strumenti tecnologici.
Ci chiediamo ogni giorno se questa esigenza della rete sia indispensabile o solo frutto di un tempo che viaggia troppo velocemente, facendo perdere il gusto del reale, in un mondo ormai troppo virtuale, prigionieri di gabbia dorata.
Un autolimite? Difficile a dirsi, non possiamo certo fermare la scienza e tutti i suoi risultati, indispensabili al vivere quotidiano, allora forse dovremmo riuscire a calibrare il nostro tempo e spenderlo per ricordare che siamo ciò che il passato ha creato.
Il presente di ricordare è ad ampio respiro, è una finestra aperta che ci mostra un mondo da più punti di vista; quello dei ragazzini di Barriera; quello dei genitori che affrontano ogni giorno piccole e grandi tragedie; è il sogno di una barista stanca di incartare l’effimero in confezione regalo per followers affamati di voyeurismo, pronti a cliccare su un cuoricino.
Il presente di ricordare è un romanzo vero, con sentimenti palpabili, che non lasciano indifferente, parole che abbracciano e consolano come un canto liberatorio le cui note sono ancora oggi nei nostri cuori…O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao.
Filippo Vignali ha scritto un gran bel libro!
“Se non usate la vostra memoria per le cose che vi servono, che cosa ci metterete in tutto quello spazio vuoto dentro al cervello?”
Filippo Vignali è nato nel 1973, vive a Rimini, dove si occupa di comunicazione in un’azienda di moda. Con Renzo Semprini Cesari ha scritto Il fratello sbagliato. Trionfi e peripezie di Loris Stecca (Italica, 2014). Nel 2017 ha pubblicato il romanzo Piccolo il mondo (L’Erudita, Giulio Perrone) e nel 2018 la raccolta di poesie Le conseguenze dell’infanzia (Ladolfi).”
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