Articolo a cura di L.V.
Mi aspettavo di trovare qualche pagina dedicata alla neo Nobel per la letteratura oggi sugli inserti. Probabilmente i numeri erano stati già preparati e il nome a sorpresa non ha facilitato il compito: redazioni spiazzate.
Forse già nei prossimi numeri qualcosa troveremo che ci aiuti ad approfondire la conoscenza della poesia di LOUISE GLÜCK.
Intanto ci deliziamo con le pagine su” Robinson” che Paolo Di Paolo dedica a Harold Bloom e al suo “testamento letterario” che è “POSSEDUTO DALLA MEMORIA” ora in libreria. A un certo punto Di Paolo scrive: “ Dopo cinquecento pagine di poeti, arrivato alle battute finali, Bloom si sofferma su Proust: << Nemmeno settant’anni di riletture mi sono bastati per comprendere appieno questa creazione>>. È una sorta di “a parte”, un’appendice in cui, ripercorrendo i temi della Recherche, fa i conti con il proprio tempo- perduto e ancora da vivere…”
Harold Bloom su Proust e la Recherche. Settant’anni di riletture. Sui social per distruggere Proust e la Recherche alcuni lettori ci hanno impiegato sette minuti e senza averlo letto. Un po’ come quello che sta capitando alla neo Nobel.
Segnatevi il nome di Naoise Dolan, del suo esordio letterario si sta parlando molto bene e anche oggi su “Robinson” Leonetta Bentivoglio dedica una bella recensione a “TEMPI ECCITANTI” primo libro della scrittrice irlandese.
Per ricordare i cinquant’anni dalla morte di Jean Giono viene proposta la rilettura de “L’USSARO SUL TETTO”. Un classico ormai.
Per il già visto segnalo una nuova positiva recensione a “LA MADRE ASSASSINA”, di Ermanno Cavazzoni, mentre per le novità intriga molto la recensione che Giancarlo De Cataldo dedica a “QUELLO CHE È STATO” la saga di Mimmo Rafele che partendo dalla strage di “Portella della Ginestra” prende in esame “il lato oscuro dell’Italia” fatto di attentati, stragi e misteri.
Come sapete io l’ho già preso perché Kader Abdolah è uno dei miei autori preferiti e anche Melania Mazzucco oggi dedica un’appassionata recensione all’ultimo libro dello scrittore iraniano: “IL SENTIERO DELLE BABBUCCE GIALLE”.
Il Nobel a una poetessa e “Robinson” a firma del grande Maurizio Cucchi propone come autore da riscoprire Umberto Saba e la sua poesia. Perché no?
“Tuttolibri” dedica la copertina e le pagine di apertura, con annessa intervista, a Orietta Berti annunciando l’uscita della sua autobiografia: “TRA BANDIERE ROSSE E ACQUASANTIERE”.
Il “Diario di scrittura” è affidato a Simonetta Agnello Hornby che ci parla del suo “PIANO NOBILE”, sequel di “Caffè amaro” e a Alessia Gazzola che racconta del suo “COSTANZA E I BUONI PROPOSITI”.
Bella l’intervista e altrettanto bella la recensione che Sara Ricotta Voza dedica alla scrittrice caraibica, Edwige Danticat dove si approfondisce il contenuto di “LA VITA DENTRO” suo ultimo libro.
Interessanti sembrano sia l’auto biografia in versi di Mathias Enard, “ULTIMO DISCORSO ALLA SOCIETÀ PROUSTIANA DI BARCELLONA”, di cui si occupa la bravissima Andrea Marcolongo, sia “L’ULTIMA NAVE PER TANGERI” il romanzo “crepuscolare” di Kevin Barry.
Non conosco l’autore Thomas Gunzig, ma nell’intervista a Leonardo Martinelli dice cose molto interessanti e il suo ultimo libro, “FEEL GOOD”, sembra essere molto intrigante.
Chiudo con il ricordo che Andrea Cortellessa dedica a Walter Pedullà in occasione dei suoi 90 anni e di cui arriva in libreria “IL PALLONE DI STOFFA”. Probabilmente dai più è conosciuto per essere stato sedici mesi alla Presidenza della Rai ai tempi della “tele Kabul” di Curzi e Guglielmi, ma Pedullà, ci ricorda Cortellessa, è soprattutto un grande critico letterario.
È tutto anche per oggi e come sempre vi auguro una buona domenica e tante buone letture.
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