Articolo a cura di LV
Il 21 gennaio ricorre il centenario della nascita del partito comunista e sia “Robinson”, in copertina e nelle prime pagine, sia “tuttolibri”, solo nelle pagine interne, ricordano l’avvenimento. Per evitare che il post possa assumere un tenore prettamente politico, mi limito a segnalare che ci saranno delle iniziative editoriali per ricordare i 100 anni.

Con “Repubblica”, per esempio, da mercoledì 20 gennaio ogni 15 giorni troverete i 4 volumi che raccontano “Cento anni di sinistra”. Ma sarebbe altrettanto interessante leggere una storia del PCI o una biografia di colui che ha fondato quel partito: Antonio Gramsci. Se vi può interessare segnalo quella più famosa di Giuseppe Fiori e quella più recente di Angelo D’Orsi. Fate voi.
Ora andiamo ai libri di narrativa tra i quali segnalo “L’IMMORTALE BARTFUSS” di Aharon Appelfeld, “lo scrittore israeliano amatissimo da Philip Roth”, e già questa è un’ottima presentazione, mentre Susanna Nirenstein nella bella recensione che gli dedica lo promuove con tre stelle. Da seguire.

Da seguire sicuramente è “ESERCIZI DI FIDUCIA”, di Susan Choi. Ne parla Michela Marzano su “Robinson” in questi termini: “…è complesso, ambizioso, a tratti anche difficile. Un capolavoro di costruzione e di stile…”; su “tuttolibri” la recensione, corredata anche da una interessante intervista all’autrice, è affidata a Laura Pezzino. Ricordo che il libro è stato vincitore del “National Book Award”.

Molto, molto interessante la recensione che Wlodek Goldkorn dedica a “IL BAMBINO IN ESILIO. I MIGRANTI” di Lojze Kovačič, primo volume della trilogia sui migranti. Lo avevo segnato la settimana scorsa e se ne sta continuando a parlare molto bene. Segnato.

Per gli appassionati di noir anche oggi su “Robinson” si parla di “ULTIMA NOTTE A MANHATTAN” di Don Winslow.
L’autrice da riscoprire, che non conosco affatto, è Gianna Manzini, “…l’autrice che stupì André Gide e fu amata da Ungaretti e Cecchi”. A “Robinson” l’ha segnalata una lettrice, mentre l’articolo è affidato alla straordinaria penna di Paolo Di Paolo. Pare che il suo capolavoro sia “LA SPARVIERA”. Andrò in biblioteca a cercarlo visto che i suoi libri non sono più pubblicati da tantissimi anni.

Si sta parlando molto (non so se più per il titolo che per altro) di “UN CAZZO EBREO” di Katharina Volckmer. Su “tuttolibri” ne parla e lo promuove Elena Loewenthal. Il titolo originale è “The Appointment” ma qui da noi è stato tradotto diversamente. A volte un titolo sensazionale attira lettori. Chissà!
Anche “tuttolibri” segnala un’autrice da riscoprire: Patricia Highsmith; mentre il “diario di scrittura” è affidato a Giulio Mozzi che presenta il suo “LE RIPETIZIONI”.

Mi sembra di aver detto tutto e come sempre vi auguro una buona e tante buone letture.
È un peccato che alcuni autori vengano dimenticati, riscoprirli è doveroso
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Gianna Manzini è di Pistoia, io sono una pistoiese adottiva e di conseguenza ho sempre saputo dell’esistenza di questa scrittrice oggi dimenticata. Lessi tanti anni fa Ritratto in piedi, incuriosita dal fatto che fosse ambientato nella nostra città; ricordo che lo trovai complesso e non di facile lettura, come dice anche Paolo di Paolo nel suo articolo.
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