“Quando mi diparti’ da Circe, che sottrasse
me più d’un anno là presso a Gaeta,
prima che sì Enëa la nomasse,
né dolcezza di figlio, né la pieta
del vecchio padre, né ’l debito amore
lo qual dovea Penelopè far lieta,
vincer potero dentro a me l’ardore
ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto
e de li vizi umani e del valore;
ma misi me per l’alto mare aperto
sol con un legno e con quella compagna
picciola da la qual non fui diserto”.
Articolo a cura di LV
Oggi vi faccio iniziare con i versi che Dante dedica a Odisseo nel XXVI canto dell’Inferno. Stando a “Robinson”, che gli dedica copertina e pagine iniziali, l’eroe di Omero sta ritornando in auge e che addirittura pare sia congeniale leggerlo in periodi di crisi. Perché, ce lo spiegano Silvia Ronchey, Federico Condello e Antonio Spadaro il quale si sofferma soprattutto sull’Odissea di Nikos Kazantzakis, da poco in libreria e tradotta da Nicola Crocetti, che rappresenta per certi aspetti il sequel del capolavoro omerico. Ho letto per la seconda volta l’Odissea circa sette anni fa e vi assicuro che rileggerla in età adulta mi ha entusiasmato parecchio. Ora mi sto preparando psicologicamente ad affrontare la lettura dei 33.333 versi divisi in 24 canti dell’opera di Kazantzakis. Ce la posso fare.

A proposito di ritorni Wlodek Goldkorn con una splendida recensione e ben 4⭐️ annuncia il ritorno in libreria di Harry Mulisch con “L’ATTENTATO”. Ecco come chiude: “…In tutto il libro si parla delle nostre scelte, etiche e politiche, della nostra indifferenza o al contrario impegno. Senza moralismo, come si addice alla vera letteratura”. Inutile dirvi che me lo sono inserito tra i desiderata. Ah, prima che mi dimentico, 35 anni fa il libro fu pubblicato da Feltrinelli e ora viene riproposto da Neri Pozza con una nuova traduzione.

È un ritorno, e anche questo con una nuova traduzione, l’uscita per “Fandango” de “UOMO INVISIBILE” di Ralph Ellison. Lo recensisce straordinariamente Antonio Monda e gli assegna ben 4⭐️. “L’Uomo invisibile ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile nella battaglia per i diritti civili, ed è tuttora un testo di riferimento per la gente di colore…” Barack Obama per il memoir “I sogni di mio padre” si è ispirato direttamente a questo romanzo.

E anche questo me lo…
Ne ho già parlato e anche oggi Susanna Nirenstein si occupa de “L’ULTIMA ESTATE” di André Aciman.
L’autrice da riscoprire, se ne occupa Nadia Terranova, è Laura Di Falco che non conosco. Il suo romanzo più famoso, “L’INFERRIATA”, fu presentato allo Strega nientemeno che da Eugenio Montale.
“Tuttolibri” dedica copertina e pagine iniziali alla grande, lasciatemele dire, Goliarda Sapienza, “una donna intrattabile da lasciare sola”. Ne parla Elena Stancanelli e l’occasione è l’uscita di “LETTERE E BIGLIETTI” a cura di Angelo Pellegrino. Sicuramente un’autrice da conoscere e approfondire.

Mi incuriosisce e non poco “IO SONO GESÙ” la fiction evangelica di Giosué Calaciura. Christian Raimo gli dedica una bella recensione.
Altrettanto belle e interessanti sono recensione e intervista che Caterina Soffici dedica a Jonhatan Coe per “IO E Mr. WILDER” di cui ho già detto domenica scorsa.
Ottima la recensione di Claudia Durastanti a “LA SETE”, di Marie-Claire Blais. Lo pubblica “Safará” una piccola e interessante casa editrice.
L’autore da (ri)scoprire per “tuttolibri” e Federica Manzon che se ne occupa è Ivo Andrić, di cui vengono pubblicati i racconti di “LITIGANDO CON IL MONDO” per i tipi di “Bottega errante”. Se non questo almeno “IL PONTE SULLA DRINA” leggetelo.

Mi sembra che sia stato detto tutto e come sempre vi auguro una buona domenica e tante buone letture.
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