Cronorifugio di Georgi Gospodinov – Voland Edizioni

Si profila un tempo in cui sempre più persone vorranno nascondersi nella loro grotta e tornare indietro. E non da una bella situazione, in ogni caso. Dobbiamo essere pronti con rifugi antiaerei del passato. Chiamali pure, se vuoi, cronorifugi.

Recensione di Loredana Cilento

Georgi Gospodinov nella sua ultima pubblicazione, Cronorifugio, tradotto brillantemente da Giuseppe Dell’Agata per Voland edizioni, costruisce piano dopo piano, di stanza in stanza, una clinica del passato, collocando minuziosamente oggetti, dettagli, persino odori, ha raccolto con precisione frammenti di memoria per chi è stato abbandonato dal presente e creare uno spazio per il tempo interiore.

Attraverso la ricostruzione del tempo Gospodinov ci accompagna in un viaggio della memoria, da Zurigo dove nasce la clinica di Gaustin, un bizzarro e visionario personaggio che vuole aiutare chi non ha più ricordi, a Sofia, passando da Vienna fino a Brooklyn, mentre nel resto d’Europa si avvia un rutilante referendum del passato con risvolti davvero sorprendenti.

Quando la memoria inizia a vacillare allora inizia a spegnersi la luce nel tuo corpo, Gospodinov s’interroga anche sulle ultime fasi della vita, laddove subentra la volontà di morire e prendono vita cliniche specializzate nella dolce morte.

Di continuo produciamo passato. Siamo fabbriche di passato. Macchine viventi di passato, cos’altro? Mangiamo tempo e produciamo passato.

Raccontare il tempo non è da tutti, le storie che hanno coinvolto il mondo, le guerre che lo hanno modificato nella geografia e nella letteratura mondiale, un autore come Gospodinov ha realizzato un’ opera a dir poco monumentale, narrando decenni di storia attraverso un avvicendarsi di piani narrativi e temporali che il lettore insegue e ricostruisce, di un tempo che fu. Il passato è croce e delizie, visitare i ricordi nel tentativo di incontrare il noi bambino spesso si può rivelare un errore, perché quel luogo nel tempo non esiste più.

Sono molti gli interrogativi che l’autore si pone sulla necessità di ricordare il passato, ma anche sul futuro, sulla capacità di guardare al futuro memore di un passato che spesso ha esacerbato l’odio, e così che Georgi immagina il referendum sul passato, l’Eurotopia, ogni paese membro avrebbe scelto un decennio, nel puro spirito liberale.

La Germania ritorna alla vecchia macchina da scrivere; il Regno Unito , Grandbrexitagna ritorna ai lattai che lasciano le bottiglie davanti alla porta; ogni Paese sceglie in autonomia un decennio persino la Svizzera da sempre neutrale partecipa.

I riferimenti storici e letterari sono i veri protagonisti di questo straordinario romanzo: la rivoluzione d’aprile del 1876 con il massacro dei Bulgari a Batak, i noti rivoluzionari bulgari come Vasil Ivanov in lotta contro i turchi, e poi la grande letteratura dell’Est Europa con il noto poeta simbolista Pejo Javorov.

Nessun tempo ti appartiene, nessun posto è tuo.

Cronorifugio è nostalgia, malinconia, è la Madeleine di Proust che viene sapientemente citata da Andrea Bajani nel suo articolo apparso sul Venerdì di Repubblica di questa settimana, e se questo non vi è bastato per indurvi a leggere questo libro geniale un vero, capolavoro, allora date un’occhiata alla bellissima recensione di Bajani Un Proust venuto dall’Est!

Georgi Gospodinov Nato a Jambol nel 1968, è poeta innovativo e raffinato, prosatore e studioso di letteratura, oggi considerato lo scrittore più talentuoso della Bulgaria. Con il suo esordio narrativo, Romanzo naturale (Voland 2007), accolto come una vera rivelazione, ha immediatamente incontrato il favore di critica e pubblico che ne hanno decretato lo straordinario successo, e ha ottenuto il primo premio del concorso Razvitie per il romanzo bulgaro contemporaneo. È tradotto in diciannove lingue.
Di Gospodinov Voland ha pubblicato la raccolta di racconti …e altre storie (2008) e il romanzo Fisica della malinconia (2013), con il quale nel 2014 è stato finalista del Premio Von Rezzori e del Premio Strega Europeo.
Quella italiana è la prima traduzione mondiale del nuovo romanzo Cronorifugio, con il quale l’autore si è aggiudicato per la seconda volta il prestigioso Premio letterario nazionale per il romanzo bulgaro dell’anno.
Di lui è stato detto: “Definito il Milan Kundera della Bulgaria per i suoi viaggi nel mondo interiore, potrebbe essere accostato anche a Friedrich Dürrenmat per la sua riscrittura del mito del Minotauro, ma a ben vedere Georgi Gospodinov è uno scrittore unico.”

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