Gli estratti dagli inserti letterari

Articolo a cura di LV

Il colpevole(?) è un insegnante. Un insegnante che alla allora tredicenne Elena Ferrante, intimò di studiare piuttosto che di pensare a scrivere racconti. Mai l’avesse fatto! Da quel giorno la giovane Elena Ferrante ha avuto invece un solo obbiettivo: scrivere. Con che risultati lo sappiamo. Sul numero odierno di “Robinson” lo racconta e si racconta la stessa scrittrice.


A proposito di “racconti” prosegue anche il reportage di Emmanuel Carrère sul “processo Bataclan”.
Ovviamente non mancano le recensioni vere e proprie. Su tutte spicca quella che Leonardo G. Luccone dedica a “IL MIO CUORE È UN SERRAGLIO” di Allan Gurganus al quale assegna ben 3⭐️e mezza.
“Non è narrativa innovatrice e non ambisce a essere nemmeno letteratura. Ma è difficile trovare migliore intrattenimento”. Questo è quanto dice il bravissimo Enrico Franceschini nella recensione a “IL NUOVO REGNO” di Wilbur Smith alle prese questa volta con un’avventura ambientata in Egitto. Gurganus lo segno, Smith no!


Segno pure “AMNISTIA” dello scrittore indiano Aravind Adiga reso famoso al grande pubblico dal Booker Prize ottenuto nel 2008 con il bellissimo “La tigre bianca”. Qui con “acutezza e ironia descrive le contraddittorie e ipocrite politiche e pratiche migratorie dell’Australia”. Lo recensisce e promuove con 3⭐️ la scrittrice Nadeesha Uyangoda.


Un’ottima recensione e 3⭐️ a cura di Sara Scarafia si guadagna Andrej Longo con “SOLO LA PIOGGIA”; buon recensione ma 2⭐️e mezza per “SEMPRE TORNARE” di Daniele Mencarelli.
Passo a “tuttolibri” dove, se vi può interessare, a raccontarsi con una intervista rilasciata a Sara Ricotta Voza è Selvaggia Lucarelli. A me non interessa.


Più interessante l’intervista a Selim Özdogan a cura di Letizia Tortello che dedica anche una breve recensione a “I SOGNI DEGLI ALTRI” ultimo libro di questo autore turco/tedesco “ambientato nel mondo del darknet” e in cui “racconta di come si vive nei quartieri ghetto degli immigrati di terza generazione”. Molto interessante.
Altrettanto interessanti sembrano essere “MIRACOLI” esordio narrativo di Anna Beecher recensita dalla bravissima Andrea Marcolongo e “CAVERNE” di Clemens Meyer recensito dall’altrettanto bravissima Federica Manzon.


“NEL PROFONDO DELLA NOTTE” è il sottotitolo del Vol.2 di “STORIE PARALLELE” trilogia del grande scrittore ungherese Péter Nádas. La recensione di Paolo Di Paolo mi sembra “tiepidina” e tra l’altro in chiusura scrive di…”questo lunghissimo, opaco e monotono romanzo”. Un po’ lo capisco, Di Paolo. Péter Nádas non è un autore facilmente accessibile e per precauzione è sempre da prendere con le pinze. Intanto visto che ho letto il primo mi segno pure il secondo.
Il “Diario di scrittura” questa settimana è affidato a Simona Vinci che presenta il suo nuovo libro “L’ALTRA CASA”.


Il romanzo da (ri)scoprire è “GLI ADDII” del grande Juan Carlos Onetti. L’ho già letto e ve lo consiglio.
Con questo mi sembra di aver detto tutto e come sempre vi auguro una buona domenica e tante buone letture.

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