
Titolo: Il Geografo si è bevuto il mappamondo
Autore:Aleksej Ivanov
Editore: Voland
Pagg: 416
traduzione postfazione di Anna Zafesova
Recensione di Loredana Cilento
Il Geografo si è bevuto il mappamondo è il secondo romanzo dello scrittore russo Aleksej Ivanov pubblicato in Italia da Voland dopo I cinocefali e tradotto brillantemente da Anna Zafesova, ci riporta nella Russia degli anni novanta, nella provincia di Perm’, Viktor Služkin è un biologo, marito infedele, padre un po’ spiantato, moralmente disordinato che si contorna di amici fuori dalle righe, poeta fallito e soprattutto gran bevitore di vodka. A Služkin viene assegnato il ruolo di insegnate di geografia in una scuola secondaria dove gli studenti sembrano non prendere sul serio la scuola. Ciononostante, Služkin riesce ad accattivarsi il favore dei suoi studenti.
Sono un coglione da paura, come insegnante valgo quanto un salame – ammise sincero Služkin, versando il vino.
Fa lezioni ganze: possiamo scherzare e fare casino, mentre gli altri non ci lasciano nemmeno muovere. Non ci viene neppure la voglia di farla ammattire.
Služkin è un burlone, lo si legge sin dal primissimo capitolo in cui, sul treno verso Perm’, si finge sordomuto alla richiesta di esibire il biglietto, per poi chiedere una birra alla fermata della stazione.
Il Geografo si è bevuto il mappamondo è un’opera monumentale di oltre quattrocento pagine sulla provincia russa degli anni novanta, un ritratto desolato e desolante di povertà e smarrimento disincantato, dove il lettore si perde nelle atmosfere grigie e ruderi di un tempo che fu. Un romanzo frammentato dai ricordi del protagonista negli anni ottanta, si riconosce un momento topico della sua vita ricollegato alla morte di Leonid Breznev in cui Služkin pensa alla distruzione atomica.
Il vizio del bere di Služkin non è certo per dimenticare o protestare contro il regime, ma più coerentemente per sfuggire alla vergogna, come ampiamente descrive nella bellissima postfazione Anna Zafesova. La prima versione del romanzo fu gettata nella spazzatura dalla bidella della scuola di Ivanov, la seconda rubata per poi essere riscritto successivamente. Le descrizioni paesaggistiche sono notevoli il lettore riesce a immergersi completamente in quegli spazi melanconici e struggenti, metafora di un fallimento politico del comunismo.
Il Geografo si è bevuto il mappamondo è letteratura allo stato puro, un’opera immaginifica in cui navigare inebriati da una narrazione di altissimo livello.
ALEKSEJ IVANOV
Nato nel 1969, paragonato a Čechov e Dostoevskij, è uno dei migliori eredi della grande tradizione letteraria russa. Autore di oltre 20 libri, ha vinto in Russia i premi più prestigiosi, tra cui il Book of the Year, il Prose of the Year e il Tolstoy Prize. Le sue opere sono tradotte in numerose lingue e vantano diverse trasposizioni cinematografiche.
Beautifully reviewed thanks for sharing 😊👍
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