L’oceano oltre la rete di Ettore Zanca – Arkadia Edizioni

Titolo: L’oceano oltre la rete

Autore: Ettore Zanca

Editore: Arkadia, giugno 2022

Pagg:300

Recensione di Loredana Cilento

“Per farti capire quanto mi mancherai. Awumbuk è quella sorta di nostalgia che prende quando una persona amata va via dal posto che occupa di solito. Gli indigeni della Nuova Guinea pensano che chi parte lasci una pesantezza a chi resta, allora riempiono delle ciotole d’acqua che va svuotata, insieme alla malinconia, il giorno dopo.»

«Ma io non sto andando via per sempre.»

“No, ma in questi giorni qualche ciotola l’ho riempita e svuotata. Tutto passerà lentamente.»

L’isola di San Vignan dove o peschi o giochi a calcio è l’ambientazione scelta da Ettore Zanca per il suo nuovo romanzo L’oceano oltre la rete, edito da Arkadia, un’isola immaginaria dalle rocce millenarie in un oceano sempre iracondo e mutevole, un’isola difficile da raggiungere e che nel tempo è diventata un territorio a parte, così come la sua squadra di calcio; al San Vignan non si sono mai visti gli stranieri. David Rojo, nato sull’isola, al termine della sua carriera, in cui ha praticamente vinto tutto, è richiamato dal San Vignan per risollevare le sorti della squadra, salita improvvisamente in Prima Divisione, per David non è però solo una scelta professionale, è un ritorno alle sue origini, ma è anche ritrovare sua figlia Amaranta, nonostante le iniziali perplessità della sua amata compagna Sara, David sa che il San Vignan ha bisogno di lui, e lui di San Vignan.

L’isola non è mai andata via da David, in uno scatolone sono racchiusi i suoi ricordi che profumano di sale e vaniglia, un odore mai estinto. Al San Vignan però viene convocato anche uno straniero: Antoine Gerard, osannato giocatore che si nutre di rabbia, perso nelle frivolezze, tra alcol, donne e stories su Instagram. Sarà lui a salvare la squadra o sarà la squadra a salvare lui ?

Il ritorno sull’isola è difficile, David dovrà affrontare il suo passato, la diffidenza degli isolani che lo reputano un mercenario, riallacciare i rapporti con Amaranta che non lo accetta come padre, ma può contare sempre su sua sorella Alma, che ha rinunciato a una promettente carriera calcistica per restare accanto a sua madre, rimasta sola dopo la tragica morte in mare del marito.

Oltre alla rete, oltre quel dischetto dove tutto si decide, dove sono raccolte gioie e dolori, sacrifici e amarezze, c’è la volontà di riscattarsi, ci sono gli uomini e le donne animati da uno spirito di rivalsa, c’è tutta un’umanità che vibra attraverso il pallone che insacca la rete. L’oceano oltre rete non è dunque solo calcio, amato, vissuto in trepidante attesa, ma è l’unione di anime, di cuori quelli dei personaggi protagonisti, tutti, nessuno escluso , che pulsano pagina dopo pagina, personaggi che tracimano dalle righe per dare al lettore una chiave di lettura non stereotipata del calcio, narrato fuori dai soliti cliché sportivi, e dare voce all’amore, al rispetto, al richiamo alle radici a volte contaminate, a volte solo assopite.

E poi ci sono le donne, forti, tenaci, competitive e che sorreggono e guidano, sono donne che difficilmente si possono dimenticare: Sara, una compagna impegnativa come sa esserlo solo un attaccante, sempre accanto al suo David, un personaggio positivo, solare.

Alma è pragmatica, ostinata, decisa a salvare la squadra, ma soprattutto il rude Antoine, personaggio quest’ultimo, a suo modo accattivante, il dannato sfuggente, apparentemente imperturbabile, un’araba fenice pronta a far fronte alle difficoltà, con la giusta spinta motivazionale.

“Si sono visti poco, ma sono figli dello stesso sale. Quelle onde assassine che circondavano l’isola li avevano sgrezzati insieme. Lo stesso faro li aveva sorvegliati nelle loro corse tra gli scogli, perché si può girare il mondo e imparare mille idiomi. Ma il dialetto dei posti che ti vedono nascere si versa nel sangue. E lo ritrovi anche se non vuoi.”

Un finale che decisamente sorprende per la scelta autorale, che comprendo e giudico di forte impatto emotivo, un romanzo che è andato oltre, è un oceano di emozioni, è un oceano che oltrepassa la rete intrecciando le vite con l’acqua, che le nutre e le modella in una nuova forma di bellezza e amore.

Ettore Zanca. Palermitano, classe 1971, laureato in Giurisprudenza, giurista d’impresa, docente di storytelling e di scrittura creativa per ragazzi autistici e pazienti pediatrici, svolge lezioni di legalità nelle

scuole. Appassionato di calcio, è autore di Zupì e gli infedeli, la favola di Don Pino Puglisi e di Vent’anni (vincitore del premio per la legalità “La torre dell’orologio”, 2012). Ha pubblicato il racconto Meglio essere Peter Parker (premio speciale “Fame di Parole” della Società Italiana di Psicologia Sessuologia e Criminologia). Ha inoltre scritto i racconti Oltre la linea bianca, La giostra della memoria (Urban Apnea), Zisa Football Club (CartaCanta) e Stiamo arrivando (Gemma Edizioni). È autore di E vissero tutti feriti e contenti (Ianieri Edizioni, prefazione di Enrico Ruggeri) e di Santa Muerte (Ianieri Edizioni, Premio Presidente della giuria all’Etnabook 2020). Scrive per “la Repubblica – Palermo”, “Stadionews 24”, “Gioco Pulito” (blog de “Il Fatto Quotidiano”) e “City”. Ha collaborato con “Informazione Libera”, “La Valle dei Templi”, “Chizzocute”, “L’Ora”, “Rosalio”, “Giornalettismo”, “Revolver” e “Ingresso Libero”.

Qui una mia intervista a Ettore per il suo E vissero feriti e contenti

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2 risposte a "L’oceano oltre la rete di Ettore Zanca – Arkadia Edizioni"

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