Luccicante come una pentola di Amélie Nothomb – Voland edizioni

Titolo: Luccicante come

Autore: Amélie Nothomb

Editore: Voland, 2022

pagg: 112

Traduzione di Federica Di Lella

Illustrazioni di Kikie Crêvecoeur

Recensione di Loredana Cilento

Tendiamo a dimenticare le cose importanti. Così abbiamo dimenticato il magnifico Palazzo delle Nuvole, dove viveva, 10.234 anni fa, l’Imperatore del paese più imperiale dell’universo: la Cina.

E così che ha inizio il primo dei cinque incantevoli racconti (La leggenda forse un po’ cinese), ma sempre con il guizzo noir di Amélie Nothomb, tradotte brillantemente da Federica Di Lella per l’iconica casa editrice Voland, con le illustrazioni di Kikie Crêvecoeur, accompagnando il lettore nei recessi più oscuri dell’anima umana.

Al Palazzo delle Nuvole di straordinaria e luccicante bellezza, dove i visitatori dovevano indossare occhiali da sole per le pareti rivestite da carta stagnole che lo rendevano luccicante come una pentola: viene a mancare l’imperatore e il principe ereditario deve prendere moglie, ma quest’ultimo sempre triste e indolente, è stanco di tanta bellezza e vuole sposare la più brutta del reame. Una fiaba in contrapposizione con i miti e le leggende delle belle principesse che sposano il principe azzurro, e sfatando lo stereotipo favolistico e incantato delle fiabe.

Nel secondo racconto L’olandese ferroviario dove il progresso ha sostituito il treno preistorico della linea Parigi-Bruxelles, con l’alta velocità del TVG, dalle lunghe file di seggiolini che privano i passeggeri della cordialità di una bella chiacchierata come avveniva negli scompartimenti, come il nostalgico racconto del narratore, che incontra un un uomo sorridente che parla tutte le lingue del mondo.

Ebbene io sono l’olandese ferroviario. Attorno a noi gli altri passeggeri erano inconsapevoli del miracolo che stava accadendo. Innanzi tutto non sapevano che stavamo parlando la più morta delle lingue morte.

I racconti proseguono con un killer seriale divenuto tale tanto per fare qualcosa, dopo aver assaggiato il Bordeaux decide di uccidere solo donne di qualità, quindi scegliere tra quantità a quantità e forse la sua vita sarà meno mediocre.

Come spiega l’autrice, i racconti nascono a Roma, su richiesta del padre, che lo ricorda dopo la sua morte nel 2020, bloccata per la pandemia Amelie non ha potuto dargli l’ultimo saluto, dedicandogli poi la biografia Primo sangue vincitore del Premio Strega Europa.

Le illustrazioni minimaliste in bianco e nero di Kikie Crêvecoeur accompagnano la lettura, tratti veloci e stilizzati, piccoli riquadri si inseriscono nell’impaginazione come fiori all’occhiello esaltando la bellezza di queste brevi e disincantate narrazioni.

Amélie Nothomb
Nata a Kobe, Giappone, nel 1967 da genitori diplomatici, oggi vive tra Bruxelles e Parigi.
Scrittrice di culto non solo in Francia – dove ha esordito nel 1992 con Igiene dell’assassino, il romanzo che l’ha subito imposta – pubblica un libro l’anno, scalando a ogni uscita le classifiche di vendita.
Innumerevoli gli adattamenti cinematografici e teatrali ispirati ai suoi romanzi e i premi letterari vinti, tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie Française e il Prix Internet du Livre per Stupore e tremori, il Prix de Flore per Né di Eva né di Adamo, e due volte il Prix du Jury Jean Giono per Le Catilinarie e Causa di forza maggiore.
Sete, uscito in Francia nel 2019, è arrivato secondo al Prix Goncourt dello stesso anno.
Primo sangue, suo trentesimo romanzo, si è aggiudicato il Prix Renaudot 2021 e il Premio Strega Europeo 2022. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Voland.
Sotto il link per lo special della rivista francese «Lire»

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