Il secondo piano di Ritanna Armeni – Ponte Alle Grazie edizioni

Ci sono momenti in cui la disperazione è più forte del dolore, la necessità di agire impedisce le lacrime, l’attenzione si concentra sulla ricerca di una soluzione. Deve essere così per gli animali, quando si sentono braccati: pur nel terrore, concentrano le energie sulle possibili vie di fuga.

Titolo: Il secondo piano

Autrice: Ritanna Armeni

Editore: Ponte Alle Grazie, 2023

Pagg:278

Recensione di Loredana Cilento

Ritanna Armeni torna in libreria con “Il secondo piano” edito da Ponte Alle Grazie, raccontando la storia del convento di Poggio Moiano a due passi dalla Salaria, che ha nascosto dapprima sette ebrei scampati al rastrellamento del Ghetto del 1943, poi divenuti dodici. Per Ritanna Armeni è stata una esigenza narrare la storie di queste suore, donne ai più sconosciute che con umiltà e coraggio incondizionato hanno contribuito a opere di carità cristiana inimmaginabili. E proprio partendo da questa sua curiosità che Ritanna dà alla stampa un libro ricco e straordinario come sono state straordinarie le suore del convento delle francescane della Misericordia.

Erano in sette. Fermi sul piccolo piazzale davanti al convento. Dopo aver suonato il campanello si erano allontanati di qualche metro e ora guardavano in alto verso le finestre.

In una notte piovosa, bagnati fradici, i sette ebrei suonano il campanello del convento, cercano rifugio presso le suore, Suor Ignazia, la Madre superiora accoglie senza remore i fuggiaschi, fa preparare il secondo piano, lontano dagli occhi indiscreti di un sagrestano troppo curioso e soprattutto possibile delatore. Ma la tranquillità del mesto convento è turbata dall’arrivo dei tedeschi che obbligano le suore a ospitare l’infermeria, Suor Ignazia deve prendere una decisione molto importante, ciò comporterebbe il rischio di essere scoperte ma d’altro canto insospettirebbe i tedeschi. La decisione arriva inesorabile, Suor Ignazia dà il suo consenso ma al pianterreno per non disturbare le loro attività cristiane.

In un contesto contraddittorio la vita nel convento assume dell’irreale: al secondo piano gli ebrei, al pianterreno i tedeschi, dove non mancano incursioni improvvise nella cucina; le suore si ritrovano a offrire zuppe succulenti ai tedeschi, mentre di nascosto nutrono i perseguitati. La necessità fa virtù e le buone suore escogitano piccoli espedienti per procurasi ingredienti e quantità indispensabili per sfamare i dodici “ospiti”.

Quello che ci viene raccontato da Ritanna è un mondo sommerso, in cui molti conventi e monasteri nascondevano i perseguitati, donne travestite da suore per passare inosservate, o addirittura donne in procinto di partorire, la clandestinità che ferveva nelle segrete dei conventi stampando tessere annonarie e carte d’identità falsificate, un mondo sommerso per aiutare con umiltà e carità cristiana.

Spesso nel primo pomeriggio, insieme alle copie del giornale del papa, l’edicolante, un ometto piccolo e scuro, con grandi occhiali da miope e un viso impenetrabile, riceveva la visita di un giovane magro, con una massa di capelli neri, l’aria dimessa e lo sguardo distaccato. Di lui il vecchio edicolante sapeva poco: che era uno studente, che era legato alle alte sfere del Vaticano, che era prudente e circospetto. Mai una parola in più dei saluti. Prima di avvicinarsi all’edicola – aveva notato – lanciava sempre uno sguardo attorno per verificare che non ci fosse nessuno. Solo da qualche tempo aveva appreso che si chiamava Giulio. (Giulio Andreotti)

Ad alternare la storia delle suore francescane della Misericordia sono collocati gli eventi che portano alla fine dell’occupazione, in una Roma sempre più stretta nella morsa dei nazisti, che subiscono notevoli perdite da parte dei partigiani che attendono l’arrivo degli alleati, ritroviamo l’eccidio delle Fosse Ardeatine dopo l’attentato in via Rasenna dove morirono 33 soldati tedeschi, per questi morti furono assassinati più di 320 italiani.

Ogni suora ha una sua speciale peculiarità, c’è chi con astuzia pensa a un approvvigionamento alimentare, c’è chi si prende cura del piccolo e curioso Lele, c’è chi come Suor Ignazia sfida senza paura i tedeschi che voglio perquisire il convento.

Ritanna ci ha aperto un mondo poco conosciuto e ha svelato l’immensità di donne, suore – lontane dall’immaginario collettivo – che hanno salvato centinaia di ebrei nel periodo più buio e atroce della storia.

RITANNA ARMENI è giornalista e scrittrice. Ha lavorato a Rinascita, il manifesto, l’Unità, Liberazione. Capo ufficio stampa di Fausto Bertinotti, è stata per quattro anni conduttrice di Otto e mezzo insieme a Giuliano Ferrara. Ha pubblicato Di questo amore non si deve sapere (2015), vincitore del Premio Comisso; Una donna può tutto (2018); Mara. Una donna del Novecento (2020), vincitore del Premio Minerva; Per strada è la felicità (2021), tutti usciti per Ponte alle Grazie.

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