Dna chef di Roberta Lepri – Voland edizioni

Guido suo nonno non l’ha conosciuto ma se lo immagina mentre tira la sfoglia e poi salta le tagliatelle nel sugo che profuma di mare. Si è sempre sentito come lui, piccolo di altezza e dalle convinzioni granitiche. Fermo sia negli ideali che nelle passioni. Rabbioso e solitario.
Dna chef, certo.

Titolo: Dna chef

Autrice: Roberta Lepri

Editore: Voland, 2023

Pagg:148

Recensione di Loredana Cilento

Roberta Lepri è tornata in libreria, sempre per Voland edizioni con il suo ultimo romanzo- preceduto da Hai presente Liam Neeson? 2021 – con una storia originale e tutta da gustare. Guido Nocentini pugliese di 42 anni è ormai uno chef affermato: ha lavorato molto, un vero e proprio stacanovista, si è formato a Londra, Parigi, Berlino, la sua passione ne ha decretato il successo, soprattutto con le sue famose tagliatelle all’uovo di gabbiano e profumo di mare, i ricci, le stesse tagliatelle che cucinava suo nonno Giovanni al confino alle Tremiti, durante l’occupazione fascista. Un piatto che resta ancora nella memoria di molti e che Guido, senza saperlo, lo ha proposto proprio durante il suo apprendistato a Londra. Dna chef, non può essere un caso.

Roberta Lepri porta in tavola, pardon in libreria, un romanzo il cui intreccio narrativo crea balzi temporali che si alternano – in perfetto sincrono – fra tre generazioni che si incontrano e si scontrano, nella memoria, nelle radici, nel ritorno a casa. Guido ha raggiunto i suoi obiettivi: carriera, viaggi, soldi ma è un uomo prostrato da una incomprensibile mancanza, un vuoto che fatica a colmare, i suoi legami sono brevi, anaffettivi, e senza trasporto, rapporti non impegnativi, mai definitivi: con i genitori parla poco, talmente poco che non sa nulla della malattia terminale del padre, Bruno, che tenta fino alla fine di ricucire un rapporto consumato dal silenzio.

Guido ritornerà nei luoghi della sua infanzia, delle sue radici, si aggrapperà a quella memoria ancestrale che gli permetterà,  come scrive l’autrice,  di emergere da quel quel profondo stato di frustrazione e apatia. 

Le Tremiti un  confino per i dissidenti politici come Giovanni – seguito poi dalla sua compagna Beatrice, donna di rara intelligenza – o come Vittorio abile sarto relegato al confino per la sua omosessualità, deriso dallo stesso Giovanni e additato come “finocchio“. 

Dna chef è un perfetto equilibrio tra fabula e intreccio, Roberta Lepri ha saputo calibrare sapientemente gli ingredienti in una profusione di immagini, odori e sapori, una ricetta vincente dal sapore agrodolce che esplora storia e contemporaneità, come il recente lockdown, in un libro davvero piacevole ed emozionante.

Roberta Lepri Nata a Città di Castello nel 1965, è cresciuta in Maremma. Vincitrice di alcuni premi letterari – tra cui Moak, Teramo e Cimitile – ha pubblicato: Sulla terra, a caso (2003), L’ordine inverso di Ilaria (2005), L’amore riflesso (2006), La ballata della Mama Nera (2010), Il volto oscuro della perfezione (2011), Io ero l’Africa (2013), Ci scusiamo per il disagio (2017), Facciamo tardi (2018), Le lacrime di Hitler (2019). Hai presente Liam Neeson? (2021).

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