È ruscello la vita di Leda, acqua che turbina, rimbomba, trascina. Giorni operosi, notti di poco dormire, c’è sempre qualcosa da fare, qualcosa che manca o qualcosa che si aggiunge, se non altro un’ultima discussione al solito caffè. Riunioni. Manifestazioni. Appelli. Collette. Quanta energia. Con la sensazione di stare al posto giusto, nel momento giusto.

Titolo:Nulla va perduto Vita straordinaria di Leda Rafanelli
Autore:: Paolo Ciampi
Editore: Spartaco, 2022
Pagg: 248
Collana: Dissensi
Recensione di Loredana Cilento
Anarchica e mussulmana, sufista, ma anche scrittrice e poetessa, Leda Rafanelli è stata tra le prime donne ad abbracciare, l’Islam, ha attraversato due Guerre Mondiali, ha respinto le attenzioni di un giovane Mussolini prima che diventasse il duce, proprio per le sue idee bellicose: Leda Rafanelli la sua vita di donna anarchica, dei suoi amori, della sue lotte ne fa un ritratto davvero intenso e appassionante lo scrittore e giornalista Paolo Ciampi nel suo ultimo libro dove… Nulla va perduto Vita straordinaria di Leda Rafanelli edizioni Spartaco.
Leda voce chiara e dritta contro la guerra, Leda anarchica, Leda anarchica e musulmana, Leda dai mille volti diversi eppur sempre e solo Leda, poche amicizie, nessuna frivolezza, diversa dalle sue coetanee alle elementari con lo sguardo già nel futuro. Paolo Ciampi riporta alla luce, dai margini del tempo, la biografia di una donna dimenticata, una donna che pur non avendo studiato, è dotata di una straordinaria intelligenza e cultura assimilata dalle numerose letture, riviste, opuscoli. Leda fermamente convinta delle sue battaglie femministe contro la guerra, proprio per le sue idee raffredda gli animi del giovane Mussolini, il dittatore e l’anarchica con indosso le vesti di zingara, ma nonostante professasse il libero amore, Leda lo respinge, Paolo Ciampi immagina i tentavi maldestri di concupire l’anarchica fino al rifiuto.
Quella che Paolo ci regala non è una mera biografia asettica e cronografica degli eventi, dei luoghi, degli amori dell’anarchica toscana, delle sue battaglie, della sua scrittura ma una visione del suo passato che s’intreccia sorprendentemente con il nostro oggi, con l’attualità, con la possibilità di lasciare un segno nella storia.
La vita non è geometria, non è insieme di regole che consentono di classificare, ordinare, prevedere. Lo stesso andamento del tempo è discutibile. Passato, presente e futuro non si succedono l’uno all’altro, ora si spintonano ora si abbracciano, in ogni caso condividono lo stesso palcoscenico.lo stesso ne sono convinto. Che poi prevalga la pigrizia, è un altro discorso. Più facile sistemare tutto su una linea cronologica, per quanto arbitraria sia. Più facile rassegnarsi alle solite biografie, a dispetto dell’allergia che provocavano in Leda.
E infatti quella di Paolo Ciampi, con le sue incursioni personali, la sua musica, il suo caffè della domenica mattina, la sua libreria, come scrive, vecchi cimiteri, che riportano storie di altre donne, come la Manzini, nulla deve essere dimenticato, e sicuramente non si può dimenticare questo denso e lieve ritratto, autentico e sincero, con un linguaggio a dir poco universale dal potere unificante.
Paolo Ciampi, giornalista e scrittore fiorentino, si divide tra la passione per i viaggi e la curiosità per i personaggi dimenticati nelle pieghe della storia. Ha all’attivo oltre trenta libri con diversi adattamenti teatrali e riconoscimenti nazionali come lo Spadolini per la biografia e il Maldini per la letteratura di viaggio. I suoi romanzi più recenti sono stati segnalati al Premio Strega.
La biografia di una mia concittadina… interessante la storia in sé, intrigante la protagonista e bravo Paolo Ciampi che inframezza sempre i suoi scritti con acute riflessioni personali
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Vero, io amo le biografie e Paolo le sa davvero interpretare , una scrittura immaginifica
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