Nel profondo della notte – Storie parallele di Péter Nádas – Bompiani edizioni

“Nel profondo della notte” è la seconda tappa di “Storie parallele” monumentale trilogia del grande autore ungherese Péter Nádas considerato, insieme a Péter Esterházy e a László Krasznahorkai, tra i più influenti autori contemporanei della letteratura ungherese.
Il termine “tappa” non lo uso a caso perché come in una corsa ciclistica a tappe i primi due volumi (il precedente è “La regione muta”) rappresentano una vera e propria scalata per raggiungere la vetta.
“Nel profondo della notte” riprende le atmosfere del precedente volume. Cambia il periodo storico che ora ci porta nell’Ungheria dalla Germania nazista fino alla rivoluzione ungherese del ‘56.

Autore: Péter Nádas

Titolo: Storie parallele

Pagine: 496

Editore: Bompiani 2021

Traduzione di Laura Sgarioto

“…L’Ungheria, un paese che si compiaceva della sua arretratezza feudale e si dibatteva sotto il peso schiacciante del suo tracollo, arrancava da una crisi economica all’altra trascinandosi dietro le usanze e tradizioni stantie e l’inesauribile risentimento della sua aristocrazia fallita, e perseguitava con pugno di ferro perfino coloro che non vedevano nei miraggi di egemonia o nella missione storica della stirpe magiara l’unica via per la prosperità della nazione…”

Hans, Kristóf, Ágost, András, Erna e Gyöngyvér, che già abbiamo conosciuto nel primo volume, insieme a tanti altri personaggi sono ancora i protagonisti. È attorno a loro che Nádas costruisce le storie senza ancora una trama ben definita, però dissemina tanti di quegli indizi che lasciano intuire una soluzione solo se si porta a compimento la lettura dell’intera trilogia. I temi ricorrenti sono i soliti e molto cari a Nádas: il nazismo, la deportazione degli ebrei, il sesso, la bisessualità e omosessualità di alcuni personaggi.

Ecco, soprattutto in questo volume “i corpi si cercano e si cercano per trovare calore e consolazione e dimenticare per qualche attimo quanto sta succedendo intorno a loro”.


“Ho un’altra vita” è l’incipit di questo secondo volume e a parlare è Kristof che vaga per i sentieri dell’isola Margherita alla disperata ricerca di un corpo con cui potersi accoppiare e trasmettersi reciprocamente calore.
Un vero e proprio tour de force letterario questo a cui ci “costringe” Péter Nádas, ma un tour de force che ci catapulta nella vera e propria grande letteratura. Le storie parallele, che al momento ci lasciano senza respiro, prima o poi confluiranno da qualche parte e probabilmente lo scopriremo nel terzo volume, già pubblicato, il cui sottotitolo non a caso è “Il respiro della libertà”.

Péter Nádas è nato a Budapest nel 1942 e vive con la moglie a Gombosszeg, in Ungheria. È annoverato tra i più importanti autori ungheresi, e le sue opere sono state paragonate a quelle di Proust, Joyce e Mann. Romanziere, commediografo, saggista e giornalista, dal 1969 ha deciso di dedicarsi solo alla scrittura. Tra i suoi titoli pubblicati in Italia, La Bibbia e altri racconti (2009), Fine di un romanzo familiare (2009), Minotauro (2010), Amore (2012) e Libro di memorie(2012), definito da Susan Sontag “il più grande romanzo scritto nel nostro tempo e uno dei più grandi libri del secolo”. La regione muta e Nel profondo della notte, i primi due volumi di Storie parallele, sono stati pubblicato da Bompiani rispettivamente nel 2019 e nel 2021, e la trilogia completa, uscita in Ungheria nel 2005, è stata accolta dalla critica come “Guerra e pace del ventunesimo secolo”.

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