“Sopportavo, tolleravo, accettavo. E quindi non ammettevo. Poi, a un certo punto, il coraggio iniziò a far capolino, avanzando a piccoli passi come un cavallo di Troia, trainato da tante piccole esortazioni cerebrali che insinuavano sospetti, perplessità. Finché, una volta emerso, esso trasformò i dubbi in verità, le supposizioni in certezze.”

Titolo: Se devo essere una mela
Autrice: Emma Saponaro
Editore: Les Flaneurs,2022
Pagg:440
Recensione di Loredana Cilento
Platone e il mito della mela ovvero il desiderio di colmare una mancanza, una metà che ricerca l’altra metà per ricongiungere al suo intero per sentirsi di nuovo completi e appagati, ma per Rebecca, la protagonista del nuovo libro della scrittrice romana Emma Saponaro Se devo essere una mela, Les Flaneurs edizioni, invece ogni essere umano è un intero e solo rispettandolo l’amore può dirsi completo.
Se devo essere una mela racconta il viaggio di consapevolezza di Rebecca, la giovane protagonista del romanzo, sposata con Leopoldo, Leo, che ben presto diventerà ai suoi occhi Poldo, come il miglior amico di Braccio di Ferro, mangiatore parassita di hamburger, non il valoroso professore di filosofia che aveva sposato ma un uomo che aveva indossato le pantofole al cervello, ostacolando ogni sua iniziativa, umiliando le sue capacità intellettive e le sue prospettive, fino a quando in Rebecca scatta la molla della ribellione: un bucato sbagliato è l’opportunità per Rebecca di dire basta!
“Cosa aveva Leopoldo di tanto affascinante per avermi fatto rinunciare alla fragranza della mia gioventù, all’indipendenza intellettuale e perfino alla libertà di espressione?
Come ho fatto a sposare un uomo così prepotente?”
A questo percorso di ribellione si uniranno personaggi filosoficamente stravaganti come Tale l’idraulico o Immanuel l’informatico, Aristide il ricercatore e Plato il fruttivendolo, guidandola nelle più profonde riflessioni sull’amore, sull’amicizia, aiutandola nel suo percorso di crescita.
“E poi, perché mai dovremmo essere mezze mele e non una mela intera? Io voglio la mia integrità, non voglio incastrarmi pure se in maniera perfetta a un’altra metà per poi camminare con una gamba mia e una sua. Non voglio sincronismi né simbiosi. Voglio la mia identità, ho detto, e voglio essere me stessa e non farmi infinocchiare da amori ingannevoli.”
Emma Saponaro dischiude, con una sferzante ironia, quel guscio di repressione psicologica cui molte donne sono intrappolate una sorta di prigionia dorata fatta di automatismi quotidiani dove la propria identità viene smitizzata e defraudata di ogni dignità.
Un percorso riflessivo che si aggancia all’idea della salvezza identitaria, basta guardarsi attorno per capire che il mondo attorno a noi offre un gran numero di opportunità, di spunti per ricominciare, per essere soprattutto noi stessi. Il coraggio di cambiare è alla base per ricominciare, Rebecca ha iniziato con un computer che non sapeva neppure accendere, ha creato un suo spazio, per dare vita a qualcosa di suo, perché ogni donna ha diritto a essere se stessa.
Se devo essere una mela è stata una lettura illuminate con una moderata e sottile ironia, avvalendosi di un escamotage audace, quale la ricchezza delle metafore ironiche, Emma Saponaro ci accompagna lungo quattrocento pagine in un percorso di consapevolezza e crescita identitaria.
Emma Saponaro, romana, è laureata in pedagogia ed esperta nelle tematiche dell’adozione, su questo tema ha tenuto cicli di lezioni. È stata coordinatrice del Comitato di redazione della rivista semestrale Famiglia e Minori, per la quale ha pubblicato articoli a carattere psico-giuridico sulle tematiche legate all’adozione, all’abbandono e sulle violenze sulle donne. È stata co-ideatrice e co-curatrice di Parole di Pane conclusosi con la pubblicazione di due antologie omonime (Farnesi Editore, 2013; Giulio Perrone Editore, 2014), i cui proventi sono stati interamente devoluti in beneficenza. Suoi racconti sono stati pubblicati in riviste online e in diverse antologie raccogliendo un buon successo di critica e di pubblico. Prima di Se devo essere una mela ha pubblicato Come il profumo
In partenza per un mini tour pugliese, mi arriva questa recensione posso dire “coi fiocchi”? Sono onorata e felice che si siano colti i punti essenziali, importanti per noi donne che ancora abbiamo tanta strada in salita da percorrere. Ho sentito gioia nel leggere quei brevi passi che a un occhio meno attento possono apparire quasi insignificanti, e invece nascono da riflessioni e vissuti se non dolorosi almeno irritanti. Che altro dire… G R A Z I E 🙂
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Emma, è stata una gioia leggerti, oltre alle
Molteplici riflessioni che se ne traggono ho amato lo spirito coraggioso e ironico di Rebecca, che dire poi dei personaggi che vorticano attorno alla sua figura!? Meravigliosi! Grazie mille
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Rebecca è tutte noi senza essere nessuna di noi 🙂 Grazie ancora, anche a nome di Rebecca.
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Sono così fiero che tu abbia pubblicato un libro, amica mia! In bocca al lupo per le vendite! 🙂
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Ohibò, articoli di saggistica, due antologie a scopo benefico, un noir psicologico e finalmente questo, al quale tengo tantissimo ❤
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A proposito di noir e affini, leggi questo libro, è un capolavoro: https://wwayne.wordpress.com/2022/08/31/una-brava-ragazza-2/
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