Titolo: La santità del padre
Autore: Giuseppe Foderaro
Editore: Arkadia, 2021
Recensione di Loredana Cilento
“Non è che tutti siano felici. La gente non ama raccontarti davvero come sta, fingono sempre che vada bene perché così è più facile, ma le difficoltà esistono comunque. Il problema non sono le persone con cui vivi, ma quello che riesci a fare per loro. Non esistono principi e principesse, e nemmeno gli eroi. Arranchiamo tutti su per la stessa salita, l’unica cosa importante è non gettare mai la spugna. Conta solo questo.”
Giuseppe Foderaro, scrittore e drammaturgo, dopo il recente successo del suo Esoscheletro distopico (Mursia), pubblica con Arkadia edizioni, La santità del padre, un romanzo di formazione esistenziale dove la ricerca di se stessi è il focus su cui si concentra la vita dei fratelli Coisson, Lorenzo e Ludovico legati da un vincolo speciale, vivono le esperienze fianco a fianco, un’intesa reciproca anche nei primi rapporti sessuali, nonostante evidenti differenze caratteriali: Lorenzo, approssimativo e poco incline all’organizzazione; Ludovico attento e preciso vigile e solidale come un vero compagno di cordata. Dopo un incidente, Lorenzo sembra perdersi in una lenta agonia morale, fino a quando il trasferimento a Roma non cambierà la visione della vita vissuta fino ad allora.
“In volo verso Roma, i fratelli Coisson lasciarono, sotto di loro, la vetta innevata delle montagne per approdare verso una realtà completamente diversa.
“Il mondo della cristianità era in subbuglio in attesa di conoscere quello che a tutti gli effetti sarebbe stato il primo papa a rifiutare una serie di gerarchie e protocolli radicati da secoli. Il primo a rinunciare ai fasti e agli ornamenti regali dell’incoronazione”
La santità del padre è un romanzo potente, una mistica riflessione sull’esistenza, la conoscenza e la ricerca di un’intima affinità con il mondo e con la natura, ne è evidente il rapporto quasi catartico con la montagna dei due fratelli Coisson.
Foderaro padroneggia la scrittura in modo particolare, i dettagli, le descrizioni, sono affascinanti e suggestive evocano luoghi e situazioni dal forte impatto emotivo, un universo che condensa letteratura ed esperienze umane.
“Come tutti i ragazzi, anche loro avevano consumato gli anni migliori proiettati nel futuro, alla ricerca del luogo e del momento perfetto che non veniva e non era mai quello che stavano vivendo. Non erano riusciti ad assaporare il presente”
Giuseppe Foderaro. Classe 1973, vive a Milano. È scrittore, drammaturgo e sceneggiatore. Ha studiato sceneggiatura alla Scuola Holden di Torino. Tra i suoi ultimi lavori: Anche gli angeli mangiano kebab (Novecento), Parigi in un retrobottega (Delos), I sogni non si ammalano (Ultra), Esoscheletro distopico (Mursia), giunto in soli cinque mesi alla quarta edizione.