Javier Marías – Tomás Nevinson – Einaudi editore

Titolo: Tomás Nevinson

Autore: Javier Marías

Editore: Einaudi

Pagg: 600

Traduzione di Maria Nicola

Senza tanti giri di parole: “Tomás Nevinson”, l’eredità letteraria lasciataci dal grande scrittore spagnolo Javier Marías, è un libro eccellente in tutti i sensi. Per la prosa (e questa non è una novità), innanzitutto. E poi perché contiene tutti gli elementi a cui ci ha abituati lo scrittore, dalla digressione, a tratti snervante, che apparentemente sembra portarci su un’altra strada, alla strategia narrativa fatta di lunghi intervalli nei quali inserisce i temi a lui più cari. Quali le incursioni letterarie:

“…Il comodino, non avevo pensato di guardare lì. Nel primo c’erano medicinali comunissimi… Nel secondo… un romanzo dimenticato, o che forse leggeva a poco a poco, prima di addormentarsi: un romanzo spagnolo contemporaneo, degli anni novanta, con un lungo titolo, di un autore che veniva molto frivolamente elogiato, come viene elogiato quasi tutto quel che di nuovo esce in libreria, nei cinema, nei teatri, o viene al mondo…”

E poi perché Marías scrive una specie di spy story che non ha nulla da invidiare a quelle in cui si sono cimentati i più grandi scrittori esperti del filone:

“…In realtà i fanatici, anche i terroristi, potevano dire a se stessi esattamente quello che mi aveva detto Tupra il giorno del nostro primo incontro: secoli fa: Siamo qualcuno e non siamo nessuno. Ci siamo ma non esistiamo, o esistiamo però non ci siamo. Facciamo però non facciamo, Nevinson, o non facciamo quello che facciamo, o quello che facciamo noi non lo fa nessuno. Accade, semplicemente…”

Tomás Nevinson è un agente segreto e Marías tratteggia il personaggio, moralmente e psicologicamente, con grande maestria come se egli stesso fosse un agente segreto e forse è proprio per questo che ho amato questo libro al pari del precedente “Berta Isla” di cui “Nevinson” (che è il marito di Berta) è quasi il sequel sebbene si possa leggere indipendentemente dal primo. Personalmente consiglio di leggere “Berta Isla” poiché tantissimi sono i richiami contenuti in questo:

“…Dopodomani parto, – dissi a Berta, ero andato a farle visita a casa sua come capitava spesso la domenica, – Starò via qualche mese, non so quanti esattamente. Per favore, dillo tu a Guillermo e Elisa, per me sarebbe difficile dare spiegazioni…
Berta mi lanciò un’occhiata rapida, d’intesa; nei suoi occhi vidi un po’ di delusione, un po’ di pena è un po’ di indifferenza. Da molto tempo avevo perso la sua stima, ed era una perdita enorme alla quale mi ero rassegnato, conservavo il suo affetto attenuato e la sua tolleranza, quelli che chiunque prova nei confronti di un antico amore…”

Ovvio, che questo estratto dice tanto sul rapporto tra Tomás e Berta, ma sono convinta che tutto può essere più chiaro se si leggono entrambi questi due grandi capolavori della letteratura contemporanea.

Javier Marías (1951-2022). Della sua opera Einaudi ha pubblicato Domani nella battaglia pensa a meTutte le animeUn cuore cosí biancoL’uomo sentimentaleNera schiena del tempoMalanimoQuand’ero mortaleSelvaggi e sentimentaliVite scritteTraversare l’orizzonteInterpreti di vite, la trilogia de Il tuo volto domani (Febbre e lanciaBallo e sogno e Veleno e ombra e addio), Gli innamoramentiI territori del lupo (suo primo romanzo, pubblicato originariamente nel 1971), Il secolo (pubblicato originariamente in Spagna nel 1983 e uscito per la prima volta in traduzione italiana nel 2013), Mentre le donne dormonoCosì ha inizio il maleBerta Isla (nominato Libro dell’anno da «la Lettura» del «Corriere della Sera» e da «El País»), Tutti i racconti e Tomás Nevinson.

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