Articolo a cura di LV
Francamente me ne infischio!
Non me ne può fregar di meno sapere che la Ferrante ha un rapporto complicato con i premi. Non ti vuoi far conoscere? Bene, è affar tuo. Ma due pagine intere su “tuttolibri” per spiegarcelo mi sembrano pure troppo. Intanto finché terrà l’anonimato non leggerò un suo libro. Questo è affar mio.
Come non ho letto e non leggerò alcun libro di Nicolas Barreau, altro fenomeno che vuole mantenere l’anonimato.
Sempre “tuttolibri” pubblica l’intervista rilasciata, via mail ovviamente, a Bruno Ventavoli in occasione dell’uscita de “IL TEMPO DELLE CILIEGIE”. Ne posso fare a meno.
È più interessante, sicuramente, la prefazione di Silvia Ballestra al libro di Pina Rita Fo “IL PAESE DELLE RANE”.
Pina Rita era la mamma di Dario Fo e la casa editrice “Astoria” riporta in libreria questo suo unico romanzo, già pubblicato nel ‘78 da Einaudi.
Ottima l’anteprima della lectio magistralis che Margaret Atwood terrà ad Alba in occasione del premio speciale “Lattes Grinzane 2021” di cui è stata insignita.
Per “il pamphlet da scoprire”, Ugo Cornia recensisce “LA TERRIBILE LINGUA TEDESCA” del grande Mark Twain.
Non ci crederete, ma su “Robinson” mi ha colpito una sola recensione. È quella che Ugo D’Andrea dedica al nuovo libro di Vigdis Hjort, “LONTANANZA”.
Della Hjort ho già letto e apprezzato “EREDITÀ” e credo che leggerò anche questo.
Per il già detto, segnalo una tiepida recensione di Michela Marzano a “LA SERA, IL GIORNO E LA NOTTE” di Octavia E. Butler.
L’autore (di cui non ho letto nulla) da riscoprire è Giuseppe Antonio Borgese di cui traccia un ricordo Paolo Di Paolo.
Con questo è tutto e come sempre vi auguro una buona domenica e tante buone letture.
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