Hotel Universal di Simona Sora – Bottega Errante Edizioni

“Un uomo che ti ama ti insegna a morire. Non ti mostra la sua paura, non ti illude con le parole. Ti mostra – attraverso strade che percorre senza di te – come vedere la morte prima che essa veda te. Maria piccola sapeva come distinguere gli uomini. Leggeva nel loro sguardo, sulla pelle del viso, sulle labbra e nella voce se conoscevano qualcosa di quell’amore di cui le aveva parlato Maria grande durante tutta la sua infanzia e la sua adolescenza. Si chiamavano entrambe Maria, ma siccome Maria piccola non sapeva pronunciare la r, col tempo la chiamarono tutti così come lei si chiamava da sola: Maia, con una i allungata.”

Titolo: Hotel Universal

Autrice: Simona Sora

Editore: Bottega Errante, 2023

Pagine: 274

Traduzione di Sara Salone

Recensione di Loredana Cilento

Acquistato nel luglio del 1849 da Hagi Tudorache, l’Hotel Universal era posto esattamente al centro di Bucarest, un luogo affascinante con le sue umide cantine, i lunghi corridoi che si intersecano e si aggrovigliano, la storia dell’Hotel e delle sue molteplici destinazioni, dopo diversi incendi e morti sospette, è passato dall’essere bordello proletario a residenza studentesca – moneta di scambio tra il potere comunista e gli studenti -, Simona Sora scrittrice rumena ci narra la storia dell’Universal ma anche, e soprattutto, la storia di Maia e dei suoi antenati, Hotel Universal pubblicato da Bottega Errante edizioni con la traduzione di Sara Salone.

Hotel Universal è un’epopea familiare dalla fallita spedizione in Crimea di Vasile Capşa giunto a Bucarest portando con sé da Varna la trisavola di Maia, la ragazza d’oro Rada fino all’occupazione studentesca, una storia narrata da Maria grande a sua nipote Maia, la sonnambula, mentre preparano, come ogni anno, la profumatissima marmellata di rose, inserendo sempre nuovi dettagli della saga gastronomica del più triste dei dodici figli di Constantin Capşa, il pellicciaio. Anello di collegamento tra la fondazione dell’Hotel e il rifugio Bohemien degli studenti, dopo la rivoluzione romena dell’89, è Maia l’inquilina dell’appartamento 308, che ogni notte con gli occhi aperti si affaccia al balcone mentre sogna di volare. Ad arricchire la storia di questo strampalato Hotel sono i bizzarri personaggi che vi abitano: il professore di lingue antiche Pavel Dreptu, che viene ritrovato morto; il Mohicano, aspirante suicida; la chiromante Aliona.

Hotel Universal è un intreccio di storie, di stanza in stanza, attraversando gli umidi corridoi, in una profusione di odori e sapori, si mescolano sapientemente tutti gli ingredienti per una narrazione straordinaria e speciale. Tra passato e presente, si snoda una geografia di vite e di morti, in quel rifugio letterario dove il tempo non scorre come all’esterno, all’Universal non si invecchia, si cambia in modo impercettibile, una sorte di terra promessa.

L’autrice ha la straordinaria capacità di giocare con il tempo e lo spazio facendoci assaporare ogni minimo dettaglio, con una prosa suadente e ricca di lirismo, fortemente ispirata, ci trasporta in un luogo magico dove ogni storia ne sussurra un’altra.

“Per stare nel regno della libertà e ritrovare così la bellezza perduta delle cose, devi saper conoscere un grande amore purificato da ogni speranza e da ogni paura. Perché ogni speranza di raggiungere, attraverso l’amore, un luogo diverso da quello in cui ci si trova, e ogni paura che ciò non sia possibile, o che quando sarà possibile non basterà più, ogni idea simile distruggerebbe l’essenza stessa dell’amore.”

Simona Sora (1967) Pubblicista, negli ultimi vent’anni si è occupata di critica e analisi letteraria. Ha tradotto diverse opere dallo spagnolo e insegnato Letteratura romena e Teoria editoriale all’Università di Bucarest. Lavora come redattrice presso la casa editrice dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. Già nota e pluripremiata per i suoi saggi letterari, esordisce nella narrativa con il romanzo Hotel Universal, nominato libro dell’anno 2012 e insignito del Premio dell’Accademia romena “Ion Creangă” per la prosa. Già tradotto in croato e in francese, il romanzo viene presentato da Mircea Cărtărescu alla Fiera di Lipsia 2017 come una delle migliori opere della letteratura romena contemporanea.

Sara Salone (1978) Si laurea in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Udine, specializzandosi in Traduzione letteraria. Si innamora della lingua romena alla prima lezione. Ha tradotto il romanzo per ragazzi Il viaggio di Vlad nel Mondo-di-là di Sînziana Popescu, curato e tradotto le raccolte di poesie Cerchi sull’acqua e Metropolitana, rispettivamente di Smaranda Vornicu e Anca Mizumschi, e ha co-tradotto il romanzo Kinderland di Liliana Corobca.

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