Oltre la soglia del dolore -24 voci ucraine e russe, per chi sa ascoltare di Katerina Gordeeva 21lettere edizioni

“Io non provo odio. Non auguro a nessuno di vivere quello che abbiamo vissuto noi. Sono cose che nessuno deve provare. E che non insegnano niente a nessuno. Sai cos’è che mi ha insegnato la guerra? Che nelle situazioni più disperate, nelle situazioni in cui non hai controllo su niente, è più facile sopravvivere se c’è qualcuno di cui prendersi cura: se è un bambino, giocaci; se è un animale, carezzalo; se è un vecchio, chiedigli come ha vissuto: gli anziani amano parlare della loro gioventù, sorridono subito; se è un giardino, aiuta gli alberi a fiorire. Invece l’odio non fa che aumentare il dolore. Proprio così.”

Titolo: Oltre la soglia del dolore 24 voci ucraine e russe, per chi sa ascoltare

Autrice: Katerina Gordeeva

Editore: 21lettere, 2024

PP: 412

Traduzione di Mario Caramitti

Recensione di Loredana Cilento

Quanto ne sappiamo della guerra in Ucraina? Cosa conosciamo effettivamente di ciò che è accaduto agli innocenti e al loro dolore, alle loro perdite? Il 24 febbraio 2022 la Russia sferra il primo attacco invadendo l’Ucraina, da quel fatidico giorno tutto è cambiato, tutto è dolore, devastazione e morte. La pluripremiata giornalista indipendente Katerina Gordeeva ha raccolto in 24 voci i racconti strazianti e crudi di una guerra insensata, Oltre la soglia del dolore, edito da 21lettere con la traduzione di Mario Caramitti, è un libro, che definirei, necessario, perché è necessario ascoltare ciò che queste 24 voci hanno dire, perché trasformeranno la nostra conoscenza sulla guerra in Ucraina, sulle donne, sugli uomini, sui bambini il cui futuro è stato cambiato da quel 24 febbraio 2022.

Ma chi è Katerina Gordeeva? Katerina è una giornalista indipendente che ha lavorato per molti anni per la televisione russa, inviata nei punti più caldi per poi lasciare la sua attività dipendente quando la propaganda russa ha vietato la libera espressione. Quando è scoppiato l’orrore della guerra, Katerina si è recata da un centro di accoglienza all’altro, per raccogliere quel dolore che non viene descritto dai media, l’odio, la rabbia, inaccettabilità degli eventi.

Sono convinta che queste storie siano delle testimonianze, autentici documenti del tempo di guerra, che in un futuro ci consentiranno di non dimenticare né la guerra, né le cause dell’odio, né la violenza che è stata compiuta.

Sono le voci di Tanja che ha visto morire sua figlia nel loro appartamento durante un bombardamento, suo figlio ritrovato con il ventre squarciato, che ha visto una ragazza partorire in un rifugio senza poter allattare suo figlio morto di fame e di freddo: è la voce di Marina che ora sa in quanti minuti può bruciare un palazzo di undici piani: quaranta minuti. Ljuda colpita da un proiettile nella sua casa e che ha sentito la vita scivolarle dal corpo. Galina che aspetta il pacifico mondo russo che li liberi dai fascisti ucraini, ma la vera liberazione è la morte.

L’esperienza umana ha dato vita a racconti potenti, laceranti, devastati dall’orrore e dallo scempio che si è perpetrato e continua a perpetrarsi sulle vite umane: sono i resoconti delle madri che hanno per mesi percorso a piedi, in auto, in autobus in autostop in cerca di un figlio, come Irina che doveva vedere con i propri occhi cos’è la guerra, la morte.

Finché non si è visto questo di persona — e non dal satanico schermo della Tv, dove gli ucraini non sono neanche persone, ma fascisti o nazionalisti pervertiti – non si può capire quanto dolore porta la guerra. Le lacrime di tutte le madri sono salate. Sia le nostre che le loro. E nessuna ha messo al mondo un figlio per mandarlo al macello.

Svetlana Aleksievič, Premio Nobel per la Letteratura ha scritto:“Leggi questo libro. Non riporlo fino a quando non supporrai di essere forte abbastanza e pronto per la lettura. Se lo riponi, ti troverai disarmato di fronte alla malvagità, che cambia costantemente le proprie sembianze.”

È stato difficile e straziante concludere la lettura di Oltre la soglia del dolore, ma, come dicevo, necessaria, non si conosce abbastanza la recrudescenza della guerra, se vuoi conoscere e capire la realtà, si devono leggere le storie personali e le loro esperienze seppur dolorose e crude, simboli inconsapevoli della guerra del potere.

E così Katerina Gordeeva trascina sin da subito nella sofferenza, sia essa di bandiera ucraina o di bandiera russa, e muovendosi anche con difficoltà, non è stato semplice riassumere e registrare l’angoscia e il terrore andando Oltre la soglia del dolore.

Posso sentire, dopo la lettura di questo bellissimo libro il riecheggiare delle bombe, i cannoneggiamenti e le urla degli innocenti, Oltre la soglia del dolore è potente e struggente.

KATERINA GORDEEVA Premiata giornalista indipendente. Fino al 2012 ha lavorato come reporter televisiva, corrispondente di guerra dalla Cecenia, dall’Afghanistan e dall’Iraq.
Nel 2014, dopo l’annessione russa della Crimea e di parte dei territori orientali dell’Ucraina, in disaccordo con la linea televisiva, si è dimessa e ha lasciato Mosca in segno di protesta.
Nel 2020 ha creato il suo canale YouTube, che oggi conta più di un milione di iscritti. Nel 2022 ha ricevuto il Premio Anna Politkovskaja.

2 risposte a "Oltre la soglia del dolore -24 voci ucraine e russe, per chi sa ascoltare di Katerina Gordeeva 21lettere edizioni"

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