Autostop per la rivoluzione di Cynthia Rimsky – Edicole Ed.

Titolo: Autostop per la rivoluzione
Autore:Cynthia Rimsky

Editore: Edicola Ediciones

Pagg:100
Traduzione di Silvia Falorni

Recensione di Loredana Cilento

“Perché tutto si trasforma sempre in un’orribile contraddizione? A volte passa una settimana intera e non faccio altro che sognare, altre volte vivo molto intensamente ciò che accade attorno a me, ma niente si trasforma in scrittura. Invece di scrivere l’articolo, mi metto a sognarlo finito. A volte m’innamoro di una teoria e per un po’ la mia vita sembra cambiare”

Cynthia Rimsky ritorna nelle librerie italiane con il secondo capitolo di una trilogia iniziata con Il futuro è un posto strano, Autostop per la rivoluzione, entrambi i libri hanno vinto il prestigioso Premio Municipal de Literatura e pubblicati dalla casa editrice “garibaldina” Edicola Ediciones sempre tradotto da Silvia Falorni.

22, 45,57 anni, sono le tre fasi della vita della protagonista che rivive attraverso gli appunti scritti nel Quaderno Universale ritrovato in fondo a una scatola, sono gli appunti di una giovane donna di 22 anni che parte dal Cile in piena rivoluzione, per il Nicaragua, per osservare la vera rivoluzione accanto ai sandinisti, La ventiduenne non capisce come si possa vivere senza coscienza politica, le risposte non sono sufficienti per rovesciare la dittatura di Pinochet, e così zaino in spalla inizia il suo viaggio per la rivoluzione.

“– Che cosa hai fatto il 19 luglio?

– Sono uscito in piazza a contare gli amici sopravvissuti.”

La donna che è diventata a 45 anni è molto diversa, i suoi sogni, la sua sicurezza, la sua spavalderia è persa nel passato, sognava di fare la giornalista, raccontare ciò che il mondo le proponeva e soprattutto scrivere ciò che pensava, quella donna vuole ritrovare gli ideali della rivoluzione, ma ad aspettarla solo un luogo per turisti e storie che aveva dimenticato.

57 anni, una maturità diversa, ritrova un altro quaderno, Quadretti 7mm, dove la 22enne ha quarantacinque anni e viaggia per la seconda volta per Managua, e i suoi dubbi le sue domande su dove è finita la sua identità, la sua scrittura.

“Prima di imparare a scrivere sceneggiature con divertimento, humor e sentimenti, quando la quarantacinquenne scriveva ciò che pensava, la obbligavano a riscrivere così tante volte la sceneggiatura che, dividendo i soldi per i mesi nei quali effettivamente aveva lavorato, la somma 
finiva per sfumare nel nulla. Comunque qualcosa guadagnava, altrimenti non sarebbe sopravvissuta.”

Attraverso lo spazio e il tempo Cynthia Rimsky ci accompagna in un viaggio della memoria; nel caos delle nostre moltitudini ci perdiamo di vista.

Dove sono le nostre certezze nella realtà? Autostop per la rivoluzione solleva dubbi, domande, non necessariamente delle risposte, possiamo ricordare cosa siamo stati, ricucendo i frammenti di ricordi che, come la 57enne, ci appaiono lontani, a volte distorti, nebulose che volteggiano  irrequiete nella memoria, imperscrutabile cammino della nostra identità.

Non mi resta che aspettare il terzo libro Yomurí che sarà pubblicato in Cile a settembre, nel frattempo non perdete l’occasione di leggere Cynthia Rimsky perché le sue storie sono davvero potenti e delicate allo stesso tempo.

“Ho voglia di stare sola, in un silenzio che sia mio. A un certo punto penso che ormai non credo più nei miei sogni; scrivere articoli fa-volosi, diventare regista, scrivere sceneggiature… Le grandi ideologie proprio non aiutano a vivere”

Cynthia Rimsky è nata a Santiago del Cile nel 1962. La sua scrittura si muove tra fiction e cronica. Ha pubblicato, tra gli altri, Poste restante, La novela de otro, Los Perplejos, Ramal, Fui e En obra.  Insegna Artes de la escritura presso l’università di Buenos Aires e vive nella provincia della capitale argentina. Nel 2021 Edicola ha pubblicato Il futuro è un posto strano.

Lascia un commento

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Su ↑