Titolo: le mie seconde chiavi
Autrice: Anna Spampinato
Editore: Montag – collana Chiamatelo amore
Pubblicazione: 2017
Pagg: 105
“Anche la vita è testimone di questo evento, e molte persone ne sono testimoni con i loro amori.Quelle persone che hanno avuto la fortuna di essere prescelte per vivere questo tipo di amore.Improvviso e totale. Gli altri, gli esclusi saranno testimoni di altri amori.”
Flaminia vive a Milano, dove si è trasferita da Catania per motivi di lavoro. La notizia del lutto improvviso di una persona legata al suo passato le fa ripercorrere il periodo della vita che ha contrassegnato il passaggio da ragazza a donna. Rivive l’incontro con Riccardo, un uomo che sembra condividere con lei molti aspetti e modi di pensare, ma che si rivelerà tutt’altro, gli inizi del suo percorso lavorativo e le battaglie affrontate per cercare di affermarsi sia nel lavoro che nella vita. A questo fanno da contorno le amicizie, i luoghi, le mode di una Catania che cerca di assumere un’aria più modaiola e meno provinciale.
L’esordiente AnnaSpampinato pubblica con Montag Edizioni, Le mie seconde chiavi, e ci narra una storia di tradimento, quello classico, quello più becero che una donna possa subire. Amata e poi lasciata da un uomo che si rivela essere un egocentrico, anaffettivo, e inguaribile donnaiolo.
La storia di dipana tra presente e passato, tra ricordi indimenticabili, ma anche dolorosi, ma non solo…
Le mie seconde chiavi, però non è solo un romanzo di un amore sprecato, tradito, ingannato, è qualcosa di più.
Ne Le mie seconde chiavi c’è un messaggio intrinseco già nel titolo, una sorta di esortazione a ricominciare, a prendere atto che le cose possono finire e da lì ricominciare.
Ed è ciò che Flaminia fa! Una resa ineluttabile davanti all’impossibile, per poi ricominciare; la sua forza sta proprio nel dire addio, seppur simbolicamente a una persona che le ha spezzato il cuore.
Il personaggio di Flaminia è positivo e questo mi è piaciuto molto, è una ragazza concreta, non vuota come certi ragazzi che vengono descritti, i modaioli che escono ed entrano da un locale all’altro, e infatti una delle sue riflessioni è…
“A Catania si è etichettati tali non per le copertine di gossip in cui sei apparso, ma per quante volte alla settimana la tua faccia è stata avvistata in un locale mondano. Allora si diventa “certificatori di serate giuste”, ovvero se in quel posto ci sei anche tu.”
Una “piccola opera” con grandi riflessioni, un messaggio vero, sincero, e anche un invito a non mollare, un inno alla resilienza.
I personaggi comprimari sono ben delineati, e anche l’ambientazione è curata nei dettagli senza digressioni ondivaghe.
Una scrittura acerba che però trasmette esattamente i suoi sentimenti; se rivista nelle piccole imprecisioni, credo che si possa dire che, Anna Spampinato farà un bel po’ di cammino nel mondo dei libri, le auguro un grosso in bocca al lupo, e la ringrazio per avermi fatto conoscere il suo libro.
Anna Spampinato, siciliana, ha sempre vissuto a Catania. Dopo essersi diplomata, nel 2009, ha conseguito un Master in Banca e Finanza.
Ha diverse passioni oltre la scrittura; moda, cucina, teatro. Le interessa studiare e capire la gente, i cambiamenti e le evoluzioni degli usi e costumi.
Rispondi